Contestazione

Area crematoria di Savona ai privati, il No del M5S: “Il Comune perderà milioni di euro”

Pronta una mozione del M5S per il prossimo Consiglio comunale

forno crematorio

Savona. L’indicazione è chiara ed è emersa nel corso della commissione consiliare di questo pomeriggio che ha dato via libero alla scioglimento del contratto con Ata per la gestione del servizio: l’area crematoria di Savona sarà privatizzata, confermando alcune indiscrezioni che erano giù trapelate nelle settimane scorse in merito alle volontà di giunta e maggioranza a Palazzo Sisto.

Una decisione sulla quale il M5S savonese annuncia già battaglia, con la presentazione di una mozione che verrà inserita nel prossimo Consiglio comunale del 30 ottobre. Si prevede, quindi, un bando in project financing di 20 anni per l’affidamento ai privati dei forni crematori nell’area cimiteriale di Zinola. “Una scelta incomprensibile e sbagliata che farà perdere alle casse del Comune, che si trova in una situazione di pre-dissesto, milioni di euro garantiti dal servizio: una svendita ai privati inaccettabile e che sembra ormai emergere con chiarezza dalle affermazioni degli esponenti della maggioranza”.

“Stiamo parlando di circa 400 mila euro all’anno di introiti, moltiplicati per 20 anni, ed ecco la cifra che si perderà…La dimostrazione da parte dell’amministrazione di centro destra di predicare bene ma razzolare male, in quanto dai banchi di opposizione al centro sinistra si erano sempre levati scudi a difesa della natura pubblica del servizio di cremazione, contestando i progetti faraonici della precedente giunta che però coinvolgevano direttamente Ata” spiega ancora il M5S savonese.

Nel 2016 sono state realizzate 1080 cremazioni, ma l’attuale impianto può arrivare a superare anche le 1200 cremazioni all’anno: “Un regalo ai privati e non vorremmo che su una cosa del genere si facesse qualche marchetta elettorale, anche perchè, guarda caso, ci è stato confermato che già nello scorso mese di giugno è stato svolto un sopralluogo da parte di un soggetto privato del settore”.

“Il Comune dice che per gli alti costi di investimento per nuovi forni, per la manutenzione e l’adeguamento fumi dell’impianti è necessario l’arrivo di un gruppo imprenditoriale, ma è una balla colossale: è solo una giustificazione per dare il via libera ai privati: “A suon di dati e numeri sul servizio e sulle possibili di introiti daremo battaglia in Consiglio per evitare una privatizzazione che sarebbe dannosa per Savona e i savonesi” conclude il M5S.

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