Albenga. Nonostante manchi ancora l’ufficialità e le firme nero su bianco, sembrano essere davvero ben avviate le trattative che potrebbero portare la Decathlon ad Albenga. Lo store della catena francese, che riunisce sotto il suo marchio una serie di negozi di articoli sportivi a livello mondiale, dovrebbe aprire i battenti negli spazi dell’ex Brico, in viale Martiri della Foce, trasferito a Toirano mesi fa.
Al momento si tratta solo di un discorso, di un pour parler, seppur ben avviato e pare che la Coop, proprietaria dell’area dell’ex Brico, si sia anche già recata in comune per un incontro con il sindaco Giorgio Cangiano.
Fonti vicine dichiarano che, se l’accordo andasse in porto, l’apertura avverrebbe in primavera 2018, in quanto prima occorre fare una pratica per l’ampliamento della superficie di vendita. Tutto l’immobile, infatti, risulta essere già adibito ad uso già commerciale, ma la superficie necessiterebbe di un ampliamento perché la zona prima adibita all’artigianale (la segheria) dell’ex Brico dovrà essere convertita in alimentare per la vendita di barrette, bevande e alimenti sportivi. Un’operazione che porterebbe la superficie di vendita a circa 1300 metri quadrati.
La notizia circola già da qualche giorno e non solo all’ombra delle torri ingaune, al punto che un competitor di Decathlon, secondo fonti interne del settore commerciale locale, avrebbe provato lo sgambetto in extremis, interessandosi allo stesso identico spazio in viale Martiri della Foce. Tentativo, però, fallito.
Per Decathlon si tratterebbe di un grande bis, dopo il successo registrato dal punto vendita di Vado Ligure, all’interno del parco commerciale Molo 8.44, ha iniziato la caccia a nuovi spazi nella zona compresa tra Albenga e Ventimiglia potrebbe trattarsi di un grande. E proprio nella città delle torri sono stati trovati gli spazi ideali per l’apertura, con le trattative tra il colosso francese dello sport e i proprietari del magazzino che ospitava il Brico ormai alle battute conclusive.
Grande soddisfazione è stata espressa dagli albenganesi e, più in generale, dagli abitanti del comprensorio ingauno, fino ad oggi serviti solo dal Decathlon d’oltreconfine (quello di Nizza) e da quello di Vado, con un buco territoriale da colmare.
Cauto, invece, non essendoci ancora l’ufficialità, il mondo della politica locale, con il vicesindaco con delega al Commercio Riccardo Tomatis, che si è limitato a dichiarare: “Come tutte le grosse attività ci sarebbero aspetti positivi, che riguardano la possibilità di occupazione e l’attrattiva che una catena come Decathlon potrebbe avere sui comuni limitrofi, ma anche negativi perché una fetta di mercato verrebbe tolta alle attività più piccole. Noi purtroppo non abbiamo nessun potere sulla decisione di aprire o chiudere attività commerciali di questo tipo. Il comune non ha possibilità né di agevolare né di ostacolare l’eventuale operazione”.