Si parte

Albenga, assegnato il bando per la pulizia radicale del Centa: lavori al via

Il sindaco Cangiano: “Opera necessaria, che finanzieremo per la tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica”

Il CEDA: Centa, non pulizia ma devastazione
Foto d'archivio

Albenga. Una volta ottenute le autorizzazioni del caso dalla Provincia e dagli organi competenti, è stato indetto un bando di gara, vinto dalla ditta Cospef Srl di Genova che, a partire dalla prossima settimana, metterà in atto una pulizia radicale dell’alveo del fiume Centa.

L’opera, che sarà incentrata nell’area compresa tra le scuole Paccini e la foce del fiume, avrà un costo di circa 45mila euro e sarà interamente finanziata dal comune. Gli operai della ditta genovese si occuperanno di taglio, cippatura e rimozione dei tronchi, oltre che dello sfalcio dell’erba e della pulizia dell’area.

Un progetto di manutenzione, difesa ambientale e messa in sicurezza analogo era già stato effettuato 3 anni fa, ma oggi si è reso necessario un nuovo intervento.

Da allora, infatti, erba e alberi sono ovviamente ricresciuti, ripopolando di nuovo l’alveo e creando non pochi problemi. La fitta vegetazione rappresenta un luogo di incontro ideale per la microcriminalità e l’elevata presenza di tronchi e sterpaglie può divenire un ostacolo per il regolare fluire delle acque del Centa in caso di precipitazioni atmosferiche.

“Come amministrazione,  – ha spiegato il primo cittadino Giorgio Cangiano, – eravamo già intervenuti 3 anni fa, trovandoci di fronte ad una vera e propria foresta. Oggi la situazione è migliorata, ma c’è bisogno di una nuova azione forte per salvaguardare l’ordine pubblico e l’incolumità dei cittadini. I risultati del primo intervento sono stati ottimi e hanno evitato in più di un’occasione possibili eventi alluvionali. L’opera ha un costo importante, ma la riteniamo fondamentale e per questo motivo la finanzieremo interamente”.

E le novità non sono finite qui, come ha spiegato Cangiano: “Nei giorni scontri ho inviato anche una lettera ad Anas, ottenendo subito riscontri positivi, per richiedere la rimozione dei tronchi addossati nei pressi di ponti e viadotti situati nel fiume e di loro competenza”.

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