Dal passato

Alassio, i lavori per la fibra ottica riportano alla luce un tesoro archeologico in piazza Paccini fotogallery

Si tratta di un'ampia porzione di pavimento piastrellato ed altre basse strutture in muratura

Alassio. Un vero e proprio tesoro, riemerso dopo essere stato nascosto per centinaia di anni (o forse migliaia?) sotto al pavimento di una delle piazze più frequentate della città.

Un’ampia porzione di pavimento piastrellato ed altre basse strutture in muratura sono “riemerse” ieri mattina dal sottosuolo di piazza Paccini ad Alassio, dove sono in corso i lavori per la posa dei cavi della fibra ottica. Vista la zona, la Soprintendenza aveva autorizzato gli scavi con la prescrizione dell’assistenza archeologica. Durante i lavori, quindi, era presente in loco un archeologo.

All’avvio degli scavi, dalla “microtrincea” aperta sul pavimento della piazza sono emersi alcune strutture. L’ampliamento dello scavo ha permesso di accertare che si trattava di una pregevole pavimentazione in lastre romboidali di marmo bianco e ardesia.

Il ritrovamento, del tutto inaspettato, ha causato ovviamente il blocco dei lavori ed il successivo intervento degli esperti della Soprintendenza, che ora si occuperanno di effettuare i rilievi del caso ed, eventualmente, potranno anche decidere di allargare ulteriormente l’area degli scavi.

Sotto l’asfalto di piazza Paccini, infatti, si potrebbe nascondere un tesoro archeologico assai più ampio rispetto a quello già venuto alla luce questa mattina.

Secondo quanto accertato finora, i manufatti non sarebbero riconducibili al vecchio ospedale, che occupava la parte più centrale della piazza e quindi una posizione diversa. I reperti trovati ieri, dunque, sarebbero di epoca antecedente al XIX secolo (epoca della costruzione dell’ospedale, appunto). La pregevolezza dei materiali utilizzati, poi, lascia supporre che si possa trattare del pavimento di un edificio di un certo prestigio. Ma i rilievi da parte degli esperti sono ancora in corso.

Il sindaco di Alassio Enzo Canepa commenta: “La notizia di possibili reperti archeologici è ovviamente sorprendente e le istituzioni preposte faranno tutti gli accertamenti del caso. La Soprintendenza si sta occupando della questione e attendiamo di ricevere aggiornamenti al riguardo”.

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