Albenga. “Il signor Ciangherotti con il gruppo consigliare di minoranza di Forza Italia di Albenga ancora una volta dimostrano la propria vocazione a speculare politicamente su ogni avvenimento accada nella nostra provincia”. Inizia così la nota con cui il segretario del circolo del Pd di Villanova d’Albenga, Iuri Patrone, risponde alla proposta che i due consiglieri di minoranza forzisti Eraldo Ciangherotti e Ginetta Perrone avanzeranno all’amministrazione ingauna: intitolare una via o una piazza della città delle Torri a Giuseppina Ghersi.
“Presenteremo una mozione in consiglio comunale e come ad Albenga, anche altri Comuni della provincia di Savona ci auguriamo seguano il nostro invito per intitolare strade o piazze a questa innocente martire della guerra”, spiegavano ieri i due rappresentanti della minoranza.
Una proposta che però ha finito per attirare gli strali del Pd di Villanova d’Albenga: “Se una volta ‘tiravano’ i migranti – nota Patrone – oggi oggi a tener banco è il caso Ghersi e quindi immancabilmente arriva un comunicato ciangherottiano. Vede, signor Ciangherotti, provi una volta a non copiare e a cercare una strada politica sua o quantomeno se copia cerchi di copiare il compito giusto non il compito sbagliato. Un amico savonese oggi a scritto: ‘Se dovessimo apporre una targa per ogni persona barbaramente uccisa nell’ultimo periodo bellico non basterebbero i muri delle nostre città’. Bene , ci sentiamo di condivide al 100 per cento queste parole”.
“Purtroppo per lei e per i revisionisti modaioli 2.0 – prosegue Patrone rivolgendosi a Ciangherotti – la storia ha scelto di commemorare chi stava dalla parte giusta ovvero chi morì barbaramente ucciso in modi indicibili senza alcuna attenzione all’età e al sesso, tra atroci sofferenze per ottenere quella libertà che permette anche a lei oggi di poter scrivere richieste che, come dice, ‘ogni cittadino di buon senso’ rimanderebbe sdegnato al mittente. Impari a leggere la storia della città che vorrebbe rappresentare e scoprirebbe le violenze perpetrate da chi la libertà l’avrebbe tolta anche a lei se non vi fosse stato il sacrificio di tanti poveri ragazzi e ragazze di ogni età”.
“Le concediamo la pietas cristiana per la signorina Ghersi, sicuramente anch’essa, come spesso accadde, carnefice e vittima dell’utopica barbarie fascista, ma nulla più. Eviti di lucrare politicamente sul sangue dei vinti perché il suo intento, come quello del sindaco di Noli, non è di unire ma di dividere”.
Non meno severo il giudizio del circolo Pd della stessa Albenga: “Ciangherotti e Perrone presentino tutte le mozioni che ritengano ad Albenga e in altre città – dicono di Dem ingauni – Già un’altra volta abbiamo avuto modo di dire che non mancano personalità illustri a cui intitolare via e piazze della nostra città. Un esempio: Rita Levi Montalcini. Altre strumentalizzazioni, dall’