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Vaccini, M5S: “La legge Lorenzin è incostituzionale, Toti la impugni dinnanzi alla Consulta”

Lo chiede una mozione a prima firma Pisani depositata oggi in Regione

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Regione. “Toti impugni la legge Lorenzin sui vaccini dinnanzi alla Corte Costituzionale”. Lo chiede il MoVimento 5 Stelle Liguria con una mozione a prima firma Gabriele Pisani depositata oggi. Lo stesso avviene in contemporanea in tutte le regioni italiane in cui il M5S è rappresentato con un atto congiunto e condiviso anche a livello parlamentare.

“Non abbiamo mai messo in discussione l’importanza storica e attuale dei vaccini ma metodi come obbligatorietà e coercizione sono la strada peggiore per raggiungere la massima copertura vaccinale, che necessita invece di un serio percorso di sensibilizzazione, informazione e raccomandazione”, spiegano i consiglieri regionali pentastellati Gabriele Pisani e Andrea Melis.

“Oltre alla nostra mozione, che prova andare alla radice del problema, siamo pronti a sostenere parallelamente tutte le iniziative consiliari che cercano di trovare soluzioni nell’immediato per le numerose famiglie liguri alle prese, in questi giorni, con i danni e disagi provocati da questa legge e che hanno nel 10 marzo la prossima importante scadenza”, proseguono.

“Come ha già più volte affermato la Corte Costituzionale la legge di conversione del decreto vaccini non può in alcun modo avere carattere straordinario e viola inoltre almeno sei articoli della Costituzione – proseguono i Cinque Stelle – Nella nostra regione i valori delle coperture vaccinali per l’anno 2016, calcolati a 24 mesi, corrispondono per l’esavalente al 94,3%: lontanissimi dalla benché minima emergenza sanitaria sul territorio ligure. Senza contare che l’approccio della raccomandazione è una tendenza ormai diffusa a livello europeo e globale. Basti pensare che metà dei 30 Paesi europei (i 28 dell’Unione Europea più Islanda e Norvegia) non hanno alcuna vaccinazione obbligatoria”.

“Le alternative alla legge Lorenzin esistono, come abbiamo sempre proposto, sia a livello regionale con una proposta di legge che prevede la creazione di un canale verde di consulenza prevaccinale e di sorveglianza degli eventi avversi alla vaccinazione, sia a livello nazionale con la proposta Taverna che propone quattro vaccini monodose obbligatori (ma senza esclusione dalla scuola) e mette al centro raccomandazione, informazione e investimenti anche in personale sulle politiche legate alla vaccinazione”, concludono Pisani e Melis.

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