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Mondomarine, Giacobbe (PD): “Scongiurare la crisi di una attività di eccellenza, intervenga anche il Governo”

I deputati PD Giacobbe, Basso e Vazio presentano un'interrogazione parlamentare

mondomarine

Savona. Con un’interrogazione in Parlamento dei deputati del Partito Democratico Anna Giacobbe, Lorenzo Basso e Franco Vazio il Ministero dello Sviluppo Economico è stato sollecitato a mettere in atto tutte le iniziative di sua competenza, compreso un intervento sulla proprietà, per scongiurare che venga messa in crisi una realtà come quella del cantiere savonese della Mondomarine, attività di pregio e con centinaia di lavoratori impiegati, tra diretti e indotto.

Un rischio concreto che si manifesta a causa della situazione finanziaria dell’azienda nonostante la qualità del sito produttivo e delle professionalità presenti. Le organizzazioni dei lavoratori, che hanno sollecitato l’intervento di tutti i livelli istituzionali, lamentano infatti serie difficoltà a realizzare un confronto di merito con la proprietà sulle prospettive dell’azienda.

“La proprietà deve assumersi le responsabilità che le competono – affermano i parlamentari liguri – Un ruolo chiave è rivestito anche dall’Autorità Portuale di Sistema visto che il cantiere opera in area demaniale e la relativa concessione è in scadenza il prossimo 31 dicembre. L’area savonese non può permettersi di perdere ulteriormente patrimonio industriale, occupazione, alte professionalità”.

Di seguito il testo dell’interrogazione.

Al Ministro dello sviluppo economico – Per sapere – premesso che:

la Mondo Marine S.p.A è una Società specializzata nella costruzione di yacht di alta gamma in alluminio e acciaio;

all’inizio degli anni 2000 ha rilevato gli storici “Cantieri Campanella di Savona”;

nel Maggio 2013, il marchio Mondomarine e il sito produttivo sono stati rilevati da Roberto Zambrini e Alessandro Falciai, dal novembre 2016 anche Presidente del Monte dei Paschi di Siena

tra il 2015 ed il 2016 Mondomarine ha perfezionato l’acquisizione dei Cantieri di Pisa (ex Baglietto);

Mondomarine è dunque composto da due siti produttivi distinti, Pisa e Savona

a Savona l’azienda è sita nell’area dell’ex cantiere Campanella, fiore all’occhiello italiano del rimessaggio e costruzione di navi commerciali; tale area si affaccia all’imbocco del porto di Savona, vantando numerosi posti barca per yacht fino a 70mt. e confina con le officine di nuova costruzione dedicate al rimessaggio e assistenza per barche di piccola dimensione, il polo della Nautica di Savona;

il cantiere si estende su una superficie di 35.500 metri quadri, 9.500 dei quali sono coperti; dispone di 100 metri di banchina per ormeggio di maxi-yacht; il cantiere è dotato di tutte le strutture necessarie alla costruzione e alla riparazione di imbarcazioni di notevoli dimensioni;

la Mondo Marine negli anni passati ha lavorato a pieno regime acquisendo contratti e costruendo yacht, dando lavoro 61 dipendenti diretti, e a circa 600 lavoratori dell’indotto altamente specializzati, impegnati tanto nella costruzione che nelle attività di ricostruzione e riparazione;

nel corso del 2016, pur essendo in corso di ultimazione la costruzione di uno scafo da 50 metri ed essendo avviate attività di refitting, iniziarono a manifestarsi segnali negativi, evidenziati dal ritardo dei pagamenti di alcuni fornitori e disaccordi con gli armatori per i ritardi della chiusura lavori;

a gennaio 2017 sono gradatamente state sospese le attività di costruzione; gli armatori hanno cominciato a contestare lo stato di avanzamento lavori e a richiedere di poter portare gli scafi in altri cantieri;

a seguito di tale condizione, è stata attivata una richiesta di CIGO per 61 dipendenti su Savona e per 29 dipendenti su Pisa;

il 5 Luglio 2017 l’Azienda ha predisposto la richiesta di concordato preventivo in continuità al Tribunale di Savona, il quale ha concesso i 60 giorni per la predisposizione del piano concordatario (90 per la sospensione estiva). Il cui termine scadrà il prossimo 5 ottobre. Il tribunale di Savona ha già provveduto a nominare tre Commissari Giudiziali;

il cantiere opera in area demaniale: la cui concessione è in scadenza il prossimo 31 dicembre; in ogni caso, l’Azienda ha predisposto istanza di rinnovo all’Autorità Portuale di Sistema;

si manifesta un grave rischio per le attività del Cantiere, e per l’occupazione di centinaia di persone, a causa della situazione finanziaria dell’azienda, nonostante la qualità del sito produttivo e delle professionalità presenti sia alle dipendenze dirette sia nell’indotto;

le organizzazioni dei lavoratori hanno contattato le istituzioni locali e la Regione e lamentano una seria difficoltà a realizzare un confronto di merito con la proprietà sulle prospettive dell’Azienda -:

se sia a conoscenza della situazione descritta;

quali iniziative di sua competenza ritenga di mettere in atto, anche intervenendo sulla proprietà, per scongiurare la crisi e la possibile liquidazione di un attività di pregio in un settore d’ eccellenza per l’industria nazionale, e collocata in un territorio già pesantemente colpito nei suoi insediamenti produttivi e nell’occupazione, come dimostra il riconoscimento di “crisi industriale complessa” per una vasta area del savonese.

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