Savona. Domani, con l’anticipo tra Arzignano e Cjarlins Muzan, scatterà il campionato di Serie D 2017/18. Il cosiddetto campionato d’Italia, così definito perché annovera quasi tutte le regioni (mancherà solamente la Val d’Aosta), vedrà al via 166 squadre, suddivise in 9 gironi.
Cresce la pattuglia savonese: oltre a Finale e Savona, al secondo anno di fila nella categoria, ci sarà la neopromossa Albissola. Pertanto, a pochi chilometri di distanza, una al Bacigalupo e l’altra al Faraggiana, giocheranno due squadre. Una, quella biancoblù, in declino dopo aver raggiunto i fasti del professionismo; l’altra, quella biancoazzurra del paese ceramista, all’apice della sua storia. Albissola, infatti, mai era stata nella quarta serie del calcio italiano.
Giampiero Colla, astigiano di origine, azionista di riferimento del main sponsor MBF Alluminium, è l’uomo che ha portato in auge l’Albissola, allestendo una squadra capace di dominare prima la Promozione e poi l’Eccellenza. Nei giorni scorsi ha iniziato a circolar la voce di un suo interesse ad una fusione con il Savona.
Ieri sera, durante la presentazione del Savona, l’assessore comunale Maurizio Scaramuzza ha ribadito: “Tutti quelli che vogliono aiutare il Savona Fbc e la città di Savona sono sempre ben accetti. Se qualcuno ci vuole aiutare ben venga, assolutamente”.
Cristiano Cavaliere, presidente degli Striscioni, non si è pronunciato in merito, affermando di non aver mai incontrato Colla, ma da parte di alcuni sostenitori ha ricevuto critiche per non aver smentito l’ipotesi della fusione. Quest’ultima, infatti, darebbe vita ad una società costituita ex novo, cancellando di fatto il passato di entrambe, a meno che non avvenga per incorporazione. Precisazione fatta anche da Alessio Albani, che dal 2013 ha una partecipazione nel Savona Fbc, ribadendo che dovrebbe essere quest’ultimo ad incorporare l’Albissola, se mai l’ipotesi si dovesse concretizzare.
Le fusioni, il recente passato insegna, spesso sono state un escamotage per permettere a nobili decadute di tornare in fretta nel calcio che conta, prendendo il posto di piccole società che si erano guadagnate categorie eccellenti. Ma le fusioni tra compagini di pari livello, come sono Albissola e Savona, solitamente non portano a salti di qualità. Hanno l’unico effetto di far scomparire una società e il calcio savonese, già martoriato dalle continue defezioni di squadre negli ultimi trent’anni, non ne ha certo bisogno.
Tuttavia, nell’ambiente biancoblù, il desiderio di molti appassionati, tutt’altro che celato, è che l’imprenditore Colla decida di rilevare il Savona e ci riesca, portando così risorse più ingenti rispetto a quelle attuali. Avrebbe disposizione un sodalizio blasonato per il suo passato, nonché un impianto idoneo per sognare la categoria superiore quale il Bacigalupo. Infatti, al Faraggiana di Albissola è stata concessa una deroga di un anno, dovendo subire alcuni interventi di rinnovo. I biancoazzurri, nell’eventuale prossima stagione in D, rischierebbero di giocare un intero torneo in trasferta.
Resta il fatto che Savona, sul piano calcistico, è una piazza in forte crisi, che paga lo scotto dei recenti fatti. Una umiliante retrocessione maturata a colpi di penalizzazioni ed una prima stagione di Serie D condita da scarse ambizioni. Le presenze allo stadio sono crollate, dal pubblico numeroso degli anni di vertice in Serie D e i 1.445 di media della Serie C1 2013/14 al migliaio scarso nelle stagioni seguenti in Lega Pro, fino allo scorso anno, in Serie D, quando, nonostante l’ottimo terzo posto al Bacigalupo non si contavano mai più di 300 o 400 spettatori.
Il Savona Fbc interessa ed appassiona sempre meno, fedele specchio della crisi del pallone in Italia. L’attuale dirigenza se n’è espressamente lamentata, ma i numeri del tifo, ormai, sono questi. L’appeal del calcio è calato, quello del Savona Fbc è precipitato.
L’Albissola, con i suoi 15.466 residenti tra Superiore e Marina, non avrà un grosso bacino di potenziali tifosi, ma ha dalla sua l’entusiasmo e certamente le tribune del Faraggiana quest’anno non avranno molti spettatori in meno rispetto a quelle del Bacigalupo, anzi. Attualmente le risorse e i pensieri di Colla, quindi, sono tutti per i biancoazzurri e la squadra di mister Fossati potrebbe essere tra le rivelazioni del campionato.
Il calcio italiano, che non sa uscire dalle difficoltà in cui è precipitato, dovrà per forza di cose procedere ad un ridimensionamento, per mantenere qualità ed evitare i continui fallimenti e problemi finanziari. Secondo le recenti dichiarazioni di Tavecchio, si va verso una riforma con una Serie A ed una Serie B a 18 squadre, con due soli gironi di Serie C anch’essi da 18. Solamente 72 società professionistiche, contro le 99 attuali. Esserci sarà sempre più difficile, anche unendo le forze. Pertanto, ai tifosi delle formazioni savonesi non resta che godersi, da domenica, un campionato di Serie D che presenterà, tra andata e ritorno, sei interessanti derby, lasciando la parola al campo.