Giustenice. Questa mattina si è svolta stamane la cerimonia di inaugurazione dell’archivio comunale e della biblioteca civica di Giustenice, recentemente sottoposti a restauro, e dei nuovi locali del plesso scolastico sito nel Municipio, che a partire da questo anno scolastico ospiterà tutti i bambini della scuola dell’infanzia (24 alunni) e primaria (40 alunni). Una scuola rinnovata che ha completamente abbattuto le barriere architettoniche, più sicura per l’adeguamento alle norme antisismiche e grazie ai nuovi impianti elettrici e idraulici. La scuola è stata intitolata alla memoria di Sandro Pertini, ancora oggi ricordato come “il presidente della Repubblica più amato dagli italiani”.
All’evento hanno presenziato numerose autorità politiche (tra cui il deputato Anna Giacobbe, l’assessore regionale Marco Scaiola, il presidente della Provincia di Savona Monica Giuliano e molti sindaci ed amministratori del territorio), militari e religiose. Nei ringraziamenti il sindaco Mauro Boetto ha espresso parole di gratitudine per il vescovo, Guglielmo Borghetti, per la prima volta ospite di Giustenice.
L’intervento del sindaco si è articolato in due parti: una tecnica, dedicata agli interventi effettuati, l’altra incentrata su una commemorazione della figura di Sandro Pertini. Il primo cittadino ha ringraziato tutto il personale comunale coinvolto, sottolineando: “Solo con il lavoro di squadra si ottengono questi risultati”. Un grazie è stato rivolto anche ai genitori degli alunni, che spesso organizzano iniziative dedicate alla raccolta di fondi per acquistare materiale didattico. Pertini è stato ricordato come “una figura portante della storia italiana e soprattutto un uomo del nostro territorio “, con l’elenco di tutte le cariche da lui ricoperte dall’Assemblea costituente fino alla presidenza della Repubblica.

Alla cerimonia sono intervenuti anche il sindaco di Stella Marina Lombardi: “Pertini è un esempio per le istituzioni ancora oggi. Doveroso ricordare chi è stato per l’Italia Sandro Pertini”. Presente anche il presidente dell’Associazione Pertini Elisabetta Favetta: “Grazie a tutte quelle persone che oggi dedicano un pensiero e un ricordo a Sandro Pertini”. Grandi applausi per l’amministrazione e il gonfalone di Stella.
L’assessore regionale Marco Scajola ha ricordato che l’80 per cento delle scuole in Liguria sono state realizzate prima del 1974, anno dell’entrata in vigore delle norme antisismiche: “Questo non ci deve allarmare ma deve ricordarci che ognuno dovrà fare la sua parte: il governo, le regioni, le province e i comuni”. Scajola ha sottolineato infine che il primo atto della giunta Toti al suo insediamento fu lo stanziamento di fondi per il museo Pertini.
L’intervento conclusivo è stato quello del vescovo Guglielmo Borghetti: “Porto qui la passione della Chiesa per insegnare e per aiutare i nostri ragazzi a crescere. Auguri di cuore a tutti”.
“È giusto onorare uno dei nostri padri costituenti, un partigiano e un presidente della Repubblica in un difficilissimo e delicato periodo storico – ha affermato Eraldo Ciangherotti, consigliere provinciale delegato alla scuola, presente alla cerimonia – Di personaggi di questo livello profondamente animati da amor di patria e dei valori di democrazia, uguaglianza, libertà e giustizia oggi sentiamo veramente la mancanza”.
“Gesti importanti quali intitolare una scuola pubblica sono fondamentali perché perpetuano il ricordo e l’insegnamento. È stato per me un onore e un piacere poter essere presente alla cerimonia e testimoniare l’ottimo lavoro svolto”, ha concluso Ciangherotti.

Il deputato Pd Anna Giacobbe commenta: “E’ bello che il Comune di Giustenice abbia deciso di intitolare la propria scuola a Sandro Pertini: per il valore del suo impegno democratico e antifascista, e per gli altissimi ruoli istituzionali che ha ricoperto; ma anche per il rapporto che in quei ruoli ha saputo costruire con tutti i cittadini, e in particolare con giovani e con i bambini. Qualcosa difficile da riprodurre, in questi anni in cui la distanza tra istituzioni e cittadini è cresciuta. Superare questa distanza tocca a noi, con i nostri comportamenti. Con fatti concreti che i cittadini possano vedere e misurare”.
“In questa legislatura, l’investimento sulla sicurezza e sulla riqualificazione degli edifici scolastici è stato uno di questi fatti, una scelta precisa del Parlamento e del Governo. Anche a Giustenice. Prima i 165 mila euro, più altri 13 mila, tra il 2014 e 2015; e di questi si possono già vedere i frutti: poi la possibilità di spenderne altri 90 mila, per fare altri lavori nei prossimi mesi. Risorse messe a disposizione dal ministero dell’istruzione”.
“La ricostruzione di un rapporto di fiducia tra le istituzioni democratiche e le persone parte proprio dai piccoli, dai giovanissimi cittadini che in questi giorni tornano a scuola o iniziano per la prima volta il loro percorso scolastico. L’istruzione, avere strumenti, competenze, cultura, serve per avere opportunità nella vita e nel lavoro: per questo la possibilità per tutti di realizzare un percorso scolastico solido, di andare avanti secondo le proprie propensioni e talenti, è un fattore di giustizia e di democrazia sostanziale, di uguaglianza vera e non solo teorica”.
“I protagonisti di oggi sono i bambini e le bambine, con i loro genitori, le loro famiglie. Quella di oggi è una festa, è la festa del loro futuro. L’augurio che possiamo fare ai bambini e alle bambine di Giustenice è: ‘Studiate e divertitevi, sarete migliori di noi: cambierete il mondo, in meglio’”, conclude Anna Giacobbe.

Il progetto, finanziato con fondi inclusi nel piano regionale triennale 2015/2017 per interventi per l’edilizia scolastica, derivanti dal bando del Governo Italiano “Scuole sicure” ha avuto un costo di 143 mila euro circa alla quale sono stati aggiunti ulteriori risorse da parte del Comune di oltre 22 mila per un totale complessivo di oltre 165 mila euro.
I lavori iniziati con la demolizione di alcune aree sono continuati, successivamente, con i rinforzi strutturali antisismici, con il rifacimento dei servizi igienici, degli impianti elettrici, delle coibentazioni interne, permettendo, inoltre, l’attivazione di un ascensore atto a collegare le scuole stesse con la biblioteca (anch’essa ristrutturata ed ampliata nello medesimo intervento), la nuova sala studio e lettura e l’ultimo piano del palazzo comunale.
A lavoro concluso si può quindi affermare che la scuola primaria di Giustenice è ora una struttura rinnovata, sicura dal punto di vista sismico ed impiantistico, performante sotto il profilo energetico (nuova è anche la caldaia, relativa all’impianto di riscaldamento che ora è a gas e non più a gasolio, per un costo totale di circa 15 mila euro) e cablata per il ricevimento e la trasmissione dei dati e soprattutto, insieme a tutto il palazzo Comunale, finalmente rispettosa della normativa che disciplina l’accessibilità e l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche.