Tutela degli animali

Festa del Sacrificio, appello dell’Enpa Savona per contrastare le “macellazioni fai da te”

L'associazione animalista vuole evitare che vengano fatte "senza alcun riguardo per la sofferenza degli animali e senza il rispetto delle norme igienico-sanitarie"

montone macellazione

Savona. In occasione della “Festa del Sacrificio”, la Protezione Animali torna a lanciare un appello perché siano previsti e pianificati controlli rigorosi contro le “macellazioni fai da te”, eseguite al di fuori delle strutture preposte “senza alcun riguardo per la sofferenza degli animali e senza il rispetto delle norme igienico-sanitarie” precisano dall’Enpa.

“In caso di violazioni normative, siamo pronti ad attivarci con il proprio ufficio legale e con i propri volontari” proseguono da Enpa secondo cui “il problema non è però costituito soltanto dalle uccisioni clandestine, ma anche dalla cosiddetta ‘macellazione rituale’, una pratica – questa sì purtroppo ancora legale – che, in forza di una deroga di legge (decreto 333 del 1998), dettata da motivi religiosi, consente l’uccisione di animali per dissanguamento (tramite rescissione della carotide) senza obbligo di stordimento preventivo”.

“Infatti, secondo il credo ebraico e islamico, soltanto tale pratica sarebbe in grado di preservare la purezza della vittima, la cui morte avviene con una lenta e straziane agonia durante la quale l’animale sacrificale resta vigile e cosciente, vivendo impotente l’esperienza della propria morte: un ‘supplemento di crudeltà’ che non concede il ‘beneficio’ della pietà. L’auspicio è che le autorità religiose islamiche riconoscano che il preventivo stordimento degli animali non è in contrasto con i precetti musulmani, come hanno già fatto in molti paesi, come l’Indonesia, la più popolosa nazione di fede islamica” aggiungono dall’associazione animalista.

“Gli animali sono esseri senzienti che hanno il nostro stesso diritto di vivere su questo pianeta: nessuno – commenta la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi – ha il diritto di ucciderli, neanche per motivi alimentari. E neppure se ciò avviene in ossequio a precetti religiosi, fonte di ulteriore sofferenza. Non si tratta di attaccare un credo invece di un altro; si tratta invece di proteggere ad ogni livello la vita di altri esseri senzienti. E di tutelarli contro pratiche anacronistiche che dovrebbero appartenere al passato, non certo ai nostri giorni”.

“In provincia di Savona orrende macellazioni ‘casalinghe’ sono state denunciate negli anni scorsi a Borghetto Santo Spirito e Vado Ligure e diverse sono state segnalate nell’albenganese ed in Vallebormida; in Italia le macellazioni legali sono invece effettuate in 206 strutture, anche sulla base di un accordo interministeriale del 2010 (a firma del governo di centrodestra, leghisti compresi – ma i successivi governi di centrosinistra non lo hanno cancellato …) che ne prevede addirittura la promozione” concludono dall’Enpa.

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