A ceriale

Droga nel centro di accoglienza, richiedenti asilo si difendono: “Era per uso personale”

Nei guai sono finiti un 26enne e un 21enne di nazionalità nigeriana

tribunale savona

Ceriale. Hanno negato di essere coinvolti in un giro di spaccio e hanno spiegato che la droga era esclusivamente per uso personale. Così, questa mattina, Godstime Onwudili, 26 anni, e Saturday Emmanuel, 21 anni, i due richiedenti asilo di nazionalità nigeriana, hanno giustificato il possesso di marijuana (14 dosi il primo, 7 il secondo) trovata dai carabinieri nei loro zaini.

Il giudice ha convalidato il loro arresto e ha disposto per i due stranieri l’obbligo di dimora nel Comune di Ceriale e contestualmente un obbligo di presentazione bisettimanale in caserma. Vista la richiesta di termini a difesa avanzata dal loro legale, l’avvocato Lorenzo Corridori, il processo è stato rinviato al prossimo 17 ottobre quando gli imputati dovrebbero formalizzare una richiesta di giudizio abbreviato.

Godstime Onwudili e Saturday Emmanuel, arrivati da poco in Italia, sono ospiti della struttura d’accoglienza Cas di Peagna a Ceriale. Le manette per loro sono scattate nel corso di una serie di controlli dei carabinieri di Pietra Ligure.

Uno dei due è stato fermato vicino alla stazione ferroviaria di Pietra Ligure dove era stata segnalata la presenza di uno straniero che chiedeva insistentemente l’elemosina ai passanti. Alla vista dei militari il nigeriano ha tentato di evitare il controllo allontanandosi lentamente, ma gli uomini dell’Arma lo hanno raggiunto e fermato. Nel corso della perquisizione, dallo zainetto del giovane sono saltate fuori ben 14 dosi di marijuana, per un peso di circa 26 grammi.

I successivi accertamenti hanno permesso di accertare che il ragazzo era apppunto un richiedente asilo ospitato presso il centro di accoglienza di Peagna. I militari pietresi, su disposizione del pubblico ministero di turno Chiara Venturi si sono così presentati presso la struttura, gestita dalla cooperativa Jobel del consorzio “Il Cammino” (totalmente estranea ai fatti) dove hanno perquisito la stanza occupata dal profugo. All’interno dell’armadietto del compagno di stanza, Saturday Emmanuel, sono saltate fuori oltre 7 dosi di marijuana (per un peso complessivo di 15 grammi) ed un grammo di hashish.

Per questo i due nigeriani sono finiti in manette e, dopo una notte nelle camere di sicurezza della compagnia dei carabinieri di Albenga, questa mattina sono stati processati per direttissima nel tribunale di Savona.

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