Alassio. Stava facendo la spesa quando ha notato, in un angolo, uno zainetto “sospetto”. Un carabiniere in servizio ad Alassio ha capito che era necessario attendere e infatti, poco dopo, un giovane di colore con fare guardingo ha acciuffato la borsa lasciata incustodita ed è uscito dal supermercato. Il militare lo ha seguito e ha fermato il ragazzo che stava salendo sul bus. All’interno della borsa c’era un involucro con marijuana e due coltelli, utilizzati per l’attività di spaccio.
Le indagini successive hanno permesso di stabilire che tra il giovane marocchino e l’albanese, che giorni fa era stato arrestato, c’era un filo conduttore che li legava: l’attività illecita che gestivano insieme sulla piazza di Alassio. Secondo i risultati dattiloscopici, inoltre, sull’extracomunitario, domiciliato a Torino, pendeva un provvedimento di espulsione dal territorio dello Stato Italiano emesso dal questore di Torino il 15 giugno scorso.
Sul conto, invece del cittadino albanese, tuttora recluso in carcere ad Imperia, è emerso che nell’anno 2011 era stato espulso fornendo false generalità, per poi rientrare clandestinamente nell’anno 2012, sempre in Italia. La droga e i coltelli sono stati sequestrati. Il marocchino è stato denunciato per possesso di droga, porto di armi e inosservanza della legge sull’immigrazione. L’albanese per false generalità. E’ in atto un servizio di controllo del territorio con pattuglie in auto o a piedi e personale in borghese, che vigilerà nel fine settimana.
