Pietra Ligure. Ha generato una forte ondata di solidarietà la vicenda di Elisa e Francesco, la coppia di Pietra Ligure che, rimasta senza casa, da due settimane è costretta a dormire in auto insieme ai loro quattro figli.
Originaria di Milano lei, di Palermo lui, i due coniugi si sono trasferiti a Pietra Ligure sei anni fa per motivi di lavoro. Francesco, in particolare, ha svolto diverse mansioni, dalla guardia giurata sino a lavori più manuali come l’imbianchino e il muratore. Elisa, invece, dopo aver aperto un’attività commerciale (chiusa dopo poco tempo) è rimasta, come il marito, senza un’occupazione.
“Abbiamo chiesto aiuto ai nostri parenti – racconta la donna ad IVG.it – in un primo momento qualcosa ci hanno dato, ma sta diventando sempre più difficile e ultimamente non ci vogliono più aiutare. Dormiamo in macchina, sopravviviamo grazie ad alcuni piccoli risparmi e grazie a qualche lavoretto che ogni tanto mio marito riesce a fare. Purtroppo i soldi ora stanno finendo, facciamo fatica ad andare avanti”.
La loro drammatica storia, come detto, ha dato via ad una vera e propria ondata di solidarietà. In tantissimi, da associazioni a privati cittadini, hanno contattato la nostra redazione e gli stessi Elisa e Francesco offrendo aiuto sotto varie forme: dai generi alimentari agli abiti agli zaini per i bimbi.
I “City Angels Albenga” stanno organizzando una raccolta fondi da destinare ad Elisa e Francesco e ai loro bimbi: chi volesse partecipare può rivolgersi allo studio di tatuaggio “Good Fellas Tattoo” di via Trieste, attualmente sede degli “angeli urbani” ingauni.
Ma non solo: “Subito dopo la pubblicazione dell’articolo di IVG.it – spiegano Elisa e Francesco – ci hanno contattato i servizi sociali del Comune di Pietra Ligure, che si sono detti disponibili ad aiutarci elargendoci un contributo economico per prendere un appartamento in affitto. Purtroppo il Comune non dispone di alloggi propri, ma il fatto che sia pronto ad aiutarci è ugualmente importante”.
A dimostrarsi solidali, come detto, sono state tantissime persone. E non solo dal nostro territorio: “Per tutta la mattinata – aggiunge la coppia – abbiamo ricevuto tantissime telefonate. Un’associazione di Albenga si è detta disponibile ad concederci una roulotte in cui alloggiare. Da Asti ci hanno offerti vestiti per i bimbi. E poi ci hanno chiamato tante persone semplici, pronte a darci anche piccoli aiuti”.
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