Verifiche

Caporalato e fitofarmaci, controlli dei carabinieri nelle aziende agricole della piana albenganese

Ispezionate tre imprese agricole, tre ad Albenga e due a Ceriale

Albenga. I carabinieri della Compagnia di Albenga, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Savona, e della stazione carabinieri Forestale di Albenga e del 15° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Villanova d’Albenga, nell’ambito di un servizio coordinato nello specifico settore agricolo, agroalimentare e forestale disposto dal Comando Provinciale di Savona, mirato anche al contrasto del fenomeno del “caporalato”, hanno proceduto al controllo di 3 aziende agricole, 2 nel cerialese e una nel Comune di Albenga e tutte operanti nel settore della floricoltura.

Durante le verifiche sono stati identificati 15 lavoratori extracomunitari la cui posizione lavorativa e al vaglio degli inquirenti. Le ditte sono risultate in regola per quanto attiene la tenuta dei registri fitosanitari ossia quei prodotti chimici utilizzati per proteggere e conservare i vegetali (e i prodotti i vegetali) o influirne sui processi vitali (crescita, ecc..). La protezione è intesa da tutti gli organismi nocivi, anche prevenendone gli effetti. Inoltre i prodotti fitosanitari sono utilizzabili per distruggere vegetali indesiderati, controllarne o evitarne la crescita. Sono noti con il termine di “prodotti per la protezione delle piante” (PPP – Plant Protection Product).

I prodotti fitosanitari sono chiamati anche agrofarmaci o fitofarmaci e talvolta sono definiti, con approssimazione, antiparassitari o anticrittogamici, sebbene i primi siano in prevalenza insetticidi (contro i parassiti di piante e animali) mentre i secondi semplicemente sinonimo di fungicidi. I prodotti fitosanitari appartengono al gruppo dei pesticidi insieme a molti biocidi. I prodotti fitosanitari sono utilizzati in agricoltura sulle coltivazioni, anche sui prodotti raccolti; inoltre in campo forestale e in ambito non agricolo quando usati sulle piante o nel mondo vegetale in genere.

Per la loro possibile pericolosità per possibili inquinamenti, contaminazioni od accumuli in riferimento all’uomo, alla flora, alla fauna e, più in generale all’ambiente, la loro produzione, l’immissione sul mercato e il loro uso è regolamentato da specifiche norme sovra-statali, nazionali e locali.

Un monitoraggio a 360° dunque quello dei carabinieri ingauni e dei reparti specializzati giunti in supporto. Un controllo meticoloso sotto ogni profilo che è il risultato di una sinergica e costante attività di scambio info-operativo tra i reparti territoriali dell’Arma le varie specialità prima di giungere alle operazioni di controllo sul campo.

L’intervento delle varie componenti speciali dell’Arma, consente di effettuare contemporaneamente i controlli su vari aspetti che caratterizzano le attività agricole. Con un solo accesso infatti si verificano sia la rispondenza alle norme sul lavoro che quelle dal punto di vista sanitario, fitologico e botanico.

Tutte le attività si sono svolte sotto il costante controllo dell’elicottero del 15° NEC di Albenga, che è anche intervenuto nella fase di pianificazione operativa e di studio degli obiettivi, con preliminari sorvoli dall’alto delle aziende nei giorni precedenti l’accesso, al fine di fornire la più ampia cornice informativa ai reparti interessati al controllo sul terreno.

“Le verifiche – fanno sapere da una nota della Compagnia ingauna – vengono effettuati periodicamente in tutto il territorio di competenza e intensificati nelle stagioni di maggior produzione”.

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