Savona. “Finora solo cure palliative, se non si mette mano ad interventi strutturali l’A10 è destinata a divenire un bollettino di guerra”. Così Giuseppe Barberis della Cna Fita di Savona a proposito del caos verificatosi ieri lungo l’autostrada.
“Non saranno i tutors a portare i risultati sperati in quanto l’incidentalità dell’autostrada va ben oltre la buona volontà degli utenti. Da tempo ormai stiamo denunciando una situazione che è al collasso e completamente inadeguata rispetto le esigenze della nostra Regione. Esigenze legate al trasporto di merci attraverso i mezzi pesanti ma anche al turismo ove la Liguria segna, fortunatamente, delle percentuali di incremento”.
“Il progetto della bretella Carcare -Predosa, che permetterebbe un notevole alleggerimento del traffico pesante verso il Piemonte, evitando di dover arrivare fino al raccordo di Voltri, langue ormai da molti anni e lo scaricabarile degli Enti e delle concessionarie, legate a dir loro ad affidamenti troppo brevi per poter ammortizzare i costi degli interventi, sta diventando un gioco sempre più pericoloso”.
“Auspichiamo che questa ennesima dimostrazione dello stato nel quale gli utenti devono rischiare la pelle percorrendo l’A10 per lavoro, per le proprie vacanze o per altre ragioni, possa davvero sollecitare l’attenzione di chi ha il compito di rimuovere gli ostacoli alla sicurezza e alla pubblica incolumità. Tutto questo certamente non va a favore della buona immagine che una Regione quale la nostra dovrebbe trasmettere all’esterno”, conclude Giuseppe Barberis.