Richieste

Cannabis terapeutica, la Liguria chiede al Governo di renderla disponibile nelle quantità necessarie al fabbisogno

Mozione di Rete a Sinistra in Regione per incrementare la produzione

Cannabis terapeutica

Regione. Approvata all’unanimità la mozione di Rete a Sinistra – LiberaMente Liguria che impegna la Giunta ad intervenire sul Governo in favore della cannabis terapeutica per garantire l’accesso al farmaco (oggi scarsamente diffuso nelle farmacie liguri) e incrementarne la produzione presso l’Istituto Farmaceutico Militare.

Soddisfazione del consigliere regionale Gianni Pastorino, proponente e primo firmatario dell’atto. “La Liguria si unisce alla richiesta avanzata da Emilia Romagna, Toscana e Puglia. Il Governo si attivi per superare gli ostacoli che oggi impediscono la regolare diffusione della sostanza. Lo deve alle migliaia di malati che hanno ottenuto la prescrizione – dichiara – È necessario che l’Istituto Farmaceutico Militare incrementi la produzione, visto che ad oggi è l’unico centro legalmente autorizzato alla coltivazione della cannabis”.

“Allo stesso tempo bisogna aumentare la qualità del prodotto, diversificando le genetiche della pianta, e ripristinare le importazioni dall’Olanda fino a quando la produzione italiana non coprirà il fabbisogno”, prosegue.

“Altro nodo da sciogliere è la commercializzazione nelle farmacie private. Lo Stato ha imposto un prezzo minimo sulla materia prima: se da un lato potrebbe apparire un dato positivo per il consumatore, dall’altro rischia di essere un’arma a doppio taglio perché penalizza le farmacie, tanto da indurle a non produrre più i derivati tra cui l’olio di cannabis – chiarisce Pastorino – Temiamo che dietro a tutti questi ostacoli non ci sia soltanto la burocrazia, ma anche l’ostinato pregiudizio nei confronti di una sostanza dai benefici terapeutici ormai accertati”.

“Probabilmente l’approvazione della nostra mozione non potrà risolvere tutte le difficoltà incontrate dai malati in questi mesi, ma quantomeno è stato individuato il problema e si è sancita un’azione necessaria – conclude il consigliere regionale – La questione della cannabis terapeutica deve restare ai primi posti nell’agenda politica sanitaria di questa regione come anche dell’intero Paese”.

Nel dibattito è intervenuto Valter Ferrando (Pd), che ha chiesto un’integrazione, non approvata dall’aula. E’ intervenuta anche l’assessore alla sanità Sonia Viale, che ha illustrato quanto sta facendo l’amministrazione regionale relativamente al tema e ha chiesto alcune modifiche, accolte dal proponente ed approvate dal Consiglio.

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