Impegno sociale

A Cairo nasce un’associazione in memoria di Cesare Brin

Aiuterà i ragazzi con meno di 18 anni e in condizioni economiche difficili a giocare a calcio nella Cairese, la società di cui il farmacista era stato presidente per anni

Cairo Montenotte veduta castello del Carretto
Foto d'archivio

Cairo Montenotte. Nel trentesimo anniversario della sua morte, a Cairo, è nata l’Associazione “Cesare Brin” che avrà lo scopo di aiutare i ragazzi, con meno di diciotto anni e in condizioni economiche disagiate, a giocare a calcio nelle giovanili della Cairese.

L’associazione “Cesare Brin”, in memoria del farmacista di Cairo, oltre che storico presidente della società calcistica cittadina (che fu assassinato da Gigliola Guerinoni), è stata costituita dal figlio Paolo Brin che, insieme ad alcuni amici, ha pensato a questa iniziativa per ricordare l’impegno e la passione per il calcio e per la Cairese del papà.

Partendo dal concetto che, nella società di oggi, l’impegno ed i valori che lo sport insegna ai giovani debbano essere un ausilio alle famiglie per creare campioni della vita, ha preso forma l’idea di creare un’associazione che potesse contribuire a promuovere, diffondere e sviluppare lo sport del calcio tra i giovani con meno di 18 anni.

Così è nata l’associazione “Cesare Brin”, di cui Paolo è presidente, che avrà proprio lo scopo di favorire per i ragazzi con difficoltà economiche l’inserimento e la permanenza nel settore giovanile della Cairese.

“Forniremo, in sinergia ed in accordo con la società, aiuti che ne agevolino e incentivino la pratica sportiva” spiega Paolo Brin che aggiunge: “L’Associazione si propone di corrispondere ogni anno alla Cairese i sussidi necessari ad effettuare il pagamento della quota di iscrizione e/o la fornitura di materiale tecnico ad almeno un giovane da quest’ultima segnalato”. L’augurio del presidente dell’associazione è che le attività possano crescere: “Spero si potranno ideare altre iniziative con la Cairese come l’istituzione di premi e contributi da destinare a giovani. Spero anche che la possibilità di rendere nota l’esistenza e gli scopi dell’associazione possano indurre anche altre persone ad aderirvi per poterne perseguire in maniera più incisiva scopi e finalità”.

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