Nomi

Borghetto, Gabriele Cagnino rappresentante del Comune in Poseidon? Minoranze critiche: “Contentino politico”

"Canepa prima dice di voler prendere le distanze dall'amministrazione Gandolfo e poi sceglie un suo ex membro come uomo di fiducia"

Borghetto, viaggio alla scoperta del nuovo porto

Borghetto Santo Spirito. “Prima dicono di voler prendere le distanze dall’amministrazione che hanno sempre criticato e ritengono sia responsabile del ‘disastro’ e poi scelgono un suo ex membro come uomo di loro fiducia. Ma evidentemente questo è il ‘premio’ che gli spettava per il suo impegno in campagna elettorale”. Così i consiglieri di minoranza di Borghetto Santo Spirito Maria Grazia Oliva (lista civica In Cammino) e Pier Paolo Villa (lista civica Liberiamo Borghetto) sintetizzano la loro sorpresa e la loro perplessità per la possibile nomina di Gabriele Cagnino quale rappresentante dell’amministrazione Canepa all’interno di Poseidon.

In occasione dell’assemblea in programma il prossimo 4 ottobre, il consiglio comunale di Borghetto discuterà gli “indirizzi per la nomina e designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, aziende ed istituzioni”. In particolare, sono due le realtà nelle quali dovrebbero trovare spazio persone di fiducia dell’amministrazione comunale: il consiglio di amministrazione di Sael (l’azienda speciale che gestisce la farmacia comunale) e Poseidon (la società che ha in concessione l’omonimo porto turistico borghettino).

Secondo quanto riferito, il sindaco Giancarlo Canepa avrebbe già individuato le persone a cui affidare tali incarichi. Nel Cda della farmacia dovrebbero entrare Carolina Bongiorni e Paolo Erre, entrambi candidati della lista che sosteneva il primo cittadino; in Poseidon, invece, dovrebbe finire proprio Gabriele Cagnino, che dopo aver ricoperto gli incarichi di presidente del consiglio comunale ed assessore al bilancio di Gianni Gandolfo, in occasione dell’ultima campagna elettorale aveva “rinnegato” il proprio recente passato e si era apertamente schierato a favore della coalizione di centro-destra poi risultata vincente.

Le nomine sono ancora provvisorie e perciò non è detto che i nomi avanzati da Canepa siano poi confermati dopo l’approvazione degli indirizzi che saranno discussi mercoledì prossimo. Tuttavia, la (possibile) scelta di Cagnino, come detto, ha colto non poco di sorpresa i consiglieri di minoranza. La più perplessa è proprio Maria Grazia Oliva, con cui Cagnino si era scontrato prima del voto a proposito delle responsabilità del ben noto disequilibrio di bilancio del Comune di Borghetto: “Cagnino ha fatto campagna elettorale per il centro-destra. Questo incarico, evidentemente, è il suo premio. Ma non solo: la sua nomina scagiona definitivamente l’amministrazione Gandolfo delle responsabilità relative al buco di bilancio”.

“Canepa prima dice di voler prendere le distanze dall’amministrazione Gandolfo e poi nomina un suo ex membro (nonché responsabile del settore finanziario al cui interno è stato fatto il ‘disastro’ di bilancio) quale suo uomo di fiducia. E’ una scelta incomprensibile, che vuole premiare l’appoggio dato da Cagnino alla lista di centro-destra. Ai tempi, Gandolfo era stato criticato per aver nominato Mario Baucia [che nel 2012 aveva appoggiato la candidatura dell’ex sindaco, n.d.r] a presidente dei Servizi Ambientali. Ora mi pare che sia stata fatta la stessa cosa. Il fatto grave è che Canepa e i suoi avevano detto di voler fare politica in un modo diverso rispetto al passato. Invece le logiche sono sempre quelle”.

A pensarla come Oliva è Pier Paolo Villa, secondo cui la scelta di Cagnino è “eticamente molto discutibile. L’amministrazione Canepa ha sempre detto di voler prendere le distanze da chi c’era prima e ora affida all’ex assessore al bilancio un ruolo di fiducia. Per quattro anni, il centro-destra che ora è in maggioranza ha ‘combattuto’ e criticato Cagnino. Ora, invece, gli viene dato questo contentino che dimostra che nulla è cambiato in municipio nonostante l’avvicendamento politico”.

“Settimane fa – ricorda Villa – noi avevamo chiesto alla maggioranza di non nominare un presidente del consiglio. Le spese di carica per questo ruolo sono minime, certo, ma sarebbe stato un bel segnale nei confronti dei cittadini. Ci è stato detto che un presidente del consiglio dà lustro al parlamentino e la nostra proposta è stata respinta. La possibile scelta di Cagnino è anche peggio. Le nomine di Bongiorni ed Erre vanno bene: si sono impegnati e ci hanno messo la faccia candidandosi alle elezioni ed ottenendo la fiducia di parte dei cittadini. Ci sta che il sindaco li indichi come persone di sua fiducia, visto che facevano parte della sua lista. Ma Cagnino? Per mesi abbiamo accusato l’amministrazione Gandolfo ed ora diamo un compito del genere ad un suo ex componente?”

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