Più sicurezza

Viaggio in Riviera sull’Intercity 676 scortato dalla polizia ferroviaria

Su quello stesso treno una ragazzina era stata vittima di un bacio rubato sfociato con l'arresto di un ventiduenne

Polizia ferroviaria

Savona. “Finalmente qualcosa si muove”. I viaggiatori che ieri sera erano a bordo dell’Ic 676 si sentivano più sicuri. C’erano i controllori, ma soprattutto gli agenti della polizia ferroviaria. “La presenza degli uomini in divisa, con sempre maggior frequenza, potrebbe fungere da deterrente per i malintenzionati. Un esempio? Già ieri sera ad Albenga alcuni tizi particolari, senza biglietto non sono saliti sul treno, proprio perché hanno notato gli agenti camminare tra le carrozze effettuando minuziosi controlli”.

L’auspicio del Comitato utenti Trenitalia del ponente “è che i controlli non solo siano più frequenti, ma che tutti i treni siano presidiati dalle forze dell’ordine”, come sottolinea Sebastiano Lopes, che del Comitato è uno dei portavoce.

Quanto al Ic 676 come non ricordare che cosa era accaduto circa sei mesi fa. Proprio su quel treno una sedicenne albenganese, che faceva la guardia davanti alla porta del bagno all’amica andata ai servizi, era stata avvicinata e baciata da un egiziano di 22 anni, abitante a San Donato Milanese, poi arrestato con l’accusa di violenza sessuale. Un episodio accaduto mentre l’Ic 676 percorreva il tratto ferroviario all’altezza di Varazze. Era stato un poliziotto, fuori dal servizio, a spiegare l’accaduto ai colleghi della polizia ferroviaria, intervenuti quando il treno si era fermato a Savona.

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