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Sospeso l’arrivo dei migranti ad Albenga, Melgrati: “Fiero di aver contribuito a sollevare questo problema”

Soddisfazione dell'esponente politico per l'epilogo della vicenda

marco melgrati

Albenga. Esprime grande soddisfazione il vicecoordinatore regionale di Forza Italia e presidente di Politica per Passione Marco Melgrati per la sospensione dell’arrivo dei migranti ad Albenga.

“Ero stato contattato dal comitato dei cittadini residenti nella zona, disperati per l’arrivo previsto di questi ‘migranti’ in una struttura peraltro non consona, costituita da un gruppo di baracche e una roulotte condonate in regione Antoniano, in mezzo alle campagne, dove era stato realizzato un allaccio alla fognatura abusivo, quindi irregolare – afferma Melgrati – Il Comune dovrebbe sanzionare e intimare il ripristino, cioè la demolizione dell’allaccio abusivo”.

“Ringrazio il sindaco di Albenga che ha saputo alzare la voce con la Prefettura e il consigliere comunale di Albenga nonché consigliere provinciale di Forza Italia Eraldo Ciangherotti, che per primo aveva sollevato il problema – continua l’esponente politico – Albenga non avrebbe e non potrà tollerare arrivi di migranti in una situazione ambientale già delicata con la presenza di un numero di extracomunitari, regolari e non, che rappresentano allo stato un problema di percezione di sicurezza”.

“Ma i più felici saranno sicuramente i cittadini residenti nella zona di regione Antoniano e i genitori dei bambini che frequentano la scuola materna immediatamente a ridosso delle baracche, affittate dalla cooperativa Il Faggio, che avrebbero dovuto ospitare i cosiddetti ‘migranti’, che da indiscrezioni avrebbero dovuto essere i dissidenti dei centri di accoglienza, quelli più facinorosi”, prosegue ancora Melgrati.

“Si impone una riflessione al sindaco di Albenga – afferma il vicecoordinatore regionale di Forza Italia e presidente di Politica per Passione – questa politica di accoglienza selvaggia e non regolamentata del governo del suo partito, il PD, non può più essere tollerata, soprattutto dai cittadini Italiani, da Lampedusa al valico del Brennero. E le risorse che sono impiegate per la cosiddetta accoglienza potrebbe essere meglio utilizzate per aiutare i meno abbienti italiani a vivere più dignitosamente, magari con un piano di investimenti in case popolari, di cui vi è un bisogno estremo”.

“Ed è sbagliato bollare di populismo chi chiede più diritti per gli italiani e più rigore per gli accessi indiscriminati di chi, per la maggior parte, non sfugge da guerre e persecuzioni, ma vede l’Italia come un ‘Eldorado’ da mungere e sfruttare”, conclude Melgrati.

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