Accusa infondata

Santa Corona, timbrature taroccate: archiviazione per il caso del primario Burastero

Era indagato per il reato di truffa a seguito di una segnalazione della Asl 2 savonese

santa corona marcia

Pietra Ligure. Archiviazione completa dall’accusa di truffa per presunte timbrature falsificate all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure: è il caso dell’attuale primario di chirurgia protesica del nosocomio pietrese e direttore della struttura complessa di malattie infiammatorie osteoarticolari nel presidio ospedaliero di Pietra e Albenga (il MIOA), Giorgio Burastero, finito l’anno scorso al centro di una vicenda giudiziaria per alcune timbrature ritenute non in regola.

A seguito di alcuni controlli messi in atto dalla Asl 2 savonese, era emerso che il primario Burastero aveva svolto attività intramoenia di libera professione sovrapponendola a quella presso la struttura sanitaria pubblica. Insomma, secondo gli accertamenti dell’azienda sanitaria, Burastero risultava presente in ospedale mentre allo stesso tempo stava svolgendo attività medica privata alla Montallegro di Genova e a Rapallo.

La segnalazione della Asl 2 era stata trasmessa alla Procura della Repubblica di Savona, che aveva aperto una indagine ipotizzando il reato di truffa. L’inchiesta, coordinata dal pm Ubaldo Pelosi, è stata però archiviata in quanto, dagli accertamenti e riscontri effettuati sul caso del medico savonese, non è emerso alcun elemento penalmente rilevante. Anzi, se in un primo tempo gli episodi contestati al primario (anche dalla segnalazione dell’Asl 2) erano ben 18 tra il 2014 e il 2015, in realtà sono poi diventati solo tre, giustificati dal fatto che il medico si era semplicemente dimenticato di timbrare all’uscita (per fretta e troppo lavoro), risultando ancora in servizio presso la struttura pubblica. Una semplice dimenticanza, quindi, con il pm che, una volta ascoltato lo stesso Burastero in Procura, ha riconosciuto anche la buona fede del medico, oltre alla totale insufficienza di elementi probatori tali da giustificare una truffa ai danni della sanità pubblica.

Nei confronti del primario, la Asl 2 aveva emesso un provvedimento di sospensione dal servizio , che era stato poi convertito in una multa che il medico aveva pagato all’azienda sanitaria sotto forma di detrazione delle ore di straordinario svolte dal medico. Ora, con l’archiviazione, il primario potrebbe chiedere indietro il maltolto, ottenendo l’annullamento del provvedimento disciplinare ed un conseguente rimborso per la sanzione che gli era stata inflitta ingiustamente.

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