Liguria. “Regione Liguria ha già aperto bandi su oltre la metà delle sotto misure del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per un importo complessivo pari al 74% delle risorse disponibili. Le richieste di sostegno raccolte sono circa 4.400: la Liguria è la terza Regione, tra quelle che fanno parte dell’Agea, per numero di domande presentate, dopo Sardegna e Calabria”. Lo dichiara l’assessore all’Agricoltura Stefano Mai, rispondendo alle dichiarazioni espresse dal gruppo consiliare del Pd in Regione in merito ai fondi del Piano di sviluppo rurale 2014-2020.
“I numeri dimostrano che non siamo di certo stati con le mani in mano in questi due anni, come vorrebbe far credere il Pd: se siamo ancora a dover combattere per fare arrivare i finanziamenti richiesti dalle nostre aziende la responsabilità è tutta del governo centrale che, in due anni, non ha risolto le problematiche dell’Agea, l’Agenzia erogatrice dei fondi in agricoltura, e del Sian, il Sistema informativo agricolo, ormai in cronica impasse. Per questo, ricordo che abbiamo deliberato, a inizio agosto, l’adesione al Siar, il sistema informativo agricolo della Regione Marche che servirà proprio a renderci indipendenti dal sistema nazionale, da due anni ancora in gran parte bloccato”.
“Il Pd – sottolinea l’assessore Mai – se avesse avuto così tanto a cuore il mondo dell’agricoltura e dell’associazionismo agricolo, in questi anni, avrebbe potuto fare pressing insieme a noi sul ministro Martina per arrivare a una definitiva ed efficace soluzione sullo sblocco del sistema informativo. Anche quanto promesso nell’ultimo incontro a Roma di un mese fa col ministro – conclude l’assessore Mai – non è stato rispettato: entro luglio sarebbero dovute essere liquidate le domande relative alle misure “di superficie”, dalla 10 alla 14 del Piano di sviluppo rurale, presentate nel 2015. L’estate è quasi finita e in Liguria non abbiamo visto un euro”.