Legge 194

Interruzione volontaria di gravidanza: la Giunta Toti si impegna a garantire applicazione legge

Gianni Pastorino di Rete a sinistra ha presentato una mozione

consiglio regionale

Regione. E’ stata approvata all’unanimità la mozione, presentata da Gianni Pastorino (Rete a sinistra & liberaMENTE Liguria), e sottoscritta anche dal collega di gruppo Francesco Battistini, in cui è stato evidenziato che “al momento non vi sarebbero disposizioni a carattere regionale o atti dirigenziali che garantiscano l’effettiva presenza di personale non-obiettore presso le strutture sanitarie liguri, come peraltro sancito dalla legge 194”.

Pastorino ha aggiunto che “è indispensabile istituire una quota obbligatoria di medici non-obiettori in ogni struttura, anche alla luce del fatto che il numero di gravidanze volontariamente interrotte in Liguria continua a essere significativo, con 3.023 casi annui rilevati nel 2014”. Il documento impegna, pertanto, la giunta affinché “qualora si verificassero criticità nel corrispondere alle domande sia garantita comunque la corretta applicazione della legge 194”.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha illustrato nel dettaglio la dotazione di medici obbiettori e non obbiettori in Liguria e assicurato che attualmente non si sono manifestate criticità; per questo motivo ha chiesto alcune modifiche nel dispositivo che sono state accolte dal proponente.

Stefania Pucciarelli (Lega Nord Liguria-Salvini) e Alice Salvatore (Mov5Stelle) hanno annunciato voto favorevole alla mozione.

Negli ospedali liguri quindi l’interruzione di gravidanza dovrà essere sempre assicurata. “Un risultato molto importante per le donne della nostra regione” dicono senza nascondere la loro soddisfazione i consiglieri regionali Gianni Pastorino e Francesco Battistini. “I numeri della Liguria sono piuttosto positivi, lo scenario non è quello fotografato in altre regioni. Noi però volevamo mettere un punto fermo, ribadire che l’interruzione di gravidanza è un diritto fondamentale, da garantire in ogni situazione – dichiarano Pastorino e Battistini -. Ora la regione dovrà introdurre misure che assicurino la corretta applicazione della legge 194/78, anche quando il sistema sanitario incontrasse difficoltà dovute alle obiezioni di coscienza. In questo caso la regione dovrebbe provvedere anche con nuove assunzioni. Questa mozione non interviene su questioni etiche o di scelta: serve invece a sancire un diritto che troppe volte, in altri contesti, è stato messo in discussione”.

Oggi gli obiettori in Liguria sono circa il 60% fra i medici e meno del 30% fra gli anestesisti; aumentano le tecniche farmacologiche, arrivando al 44% sul totale delle interruzioni, mentre il trend della domanda segna da qualche anno una costante diminuzione. “In questo momento il sistema tiene, c’è da sperare che l’incidenza del fenomeno continui a calare e che aumenti il ricorso ai farmaci. Ma in caso di problemi o necessità, oggi abbiamo messo un “mattone di principio” – commentano Pastorino e Battistini -; peraltro una legge dello stato esige piena attuazione ed efficacia, a prescindere dalle opinioni dei singoli”.

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