Rosso pistacchio

Un giorno di pioggia

"Rosso Pistacchio" è la rubrica al femminile di IVG: ogni martedì si parla di donne con Marzia Pistacchio

Rosso Pistacchio

“Rosso Pistacchio” è la rubrica di Marzia, che ama definirsi “una truccatrice struccata”. Uno spazio al femminile dal taglio volutamente “leggero” in cui parlare a 360 gradi di tutto ciò che ruota intorno alle donne. In salsa savonese, naturalmente.

Ogni Martedì alle 16, 30 spaccate, il Signor Zeno Zenopoli varcava la soglia del cimitero comunale imbracciando un mazzo di rose rosse. Estate e Inverno, con il sole a picco o la neve che gli imbiancava il pulitissimo, ma ormai liso, basco della Folgore, Zeno Zenopoli marciava spedito verso la tomba della moglie e si fermava qualche minuto sull’attenti di fronte a quel sorriso sfrontato e a quei riccioli color del melograno maturo che lo fissavano immobili dalla fotografia. Le rose venivano adagiate tra i ciottoli di pietra bianca e Zeno Zenopoli si sgretolava tra le lacrime. Sedeva sul gradino di marmo lucido e con il basco tra le dita tremanti raccontava la propria settimana a Amaranta Tolomei, l’unica donna che avesse mai amato.

“Amaranta mia, è uno schifo, uno schifo!! Non c’è più pudore, non c’è più rigore, non c’è più disciplina!!! Ma ormai ho capito come fare!! Amaranta mia, basta una foto, basta denunciare l’orrore con un click e la gente mi segue!! Amaranta, con quante persone ho parlato, non sai! Sono tutte d’accordo con me che il quartiere è ridotto ad uno schifo, che la sporcizia ci sta imbarbarendo, che assolutamente bisogna intervenire e ribellarci alla mancanza assoluta di decenza e decoro”.

Li-Yu, come ogni giorno, sistemava gli scaffali più bassi del negozio di carabattole e chincaglierie di mamma e papà. Prendeva il lavoro molto seriamente e ordinava gli oggetti in ordine di colore e di altezza.

Li-Yu aveva sei anni e spesso tornava a casa da scuola piangendo perché i compagni la prendevano in giro per la sua statura. Quando succedeva, la mamma la stringeva al petto, le indicava il cielo e le diceva: “il tuo nome significa GIORNO DI PIOGGIA. In te c’è la vita, bambina mia, crescerai.”
Quel pomeriggio Li-Yu se ne stava con il naso schiacciato alla vetrina del negozio di mamma e papà, quando vide quel vecchio strano con quel cappello moscio, fermarsi davanti alla aiuola lì di fronte e iniziare a sbuffare e inveire.

“Cosa c’è, signore?”.

“Come cosa c’è?? Guarda questa aiuola! E’una discarica! E’una offesa alla decenza!! Al pudore!! Alla DISCIPLINA!! Tu, i tuoi genitori, la vostra razza di invasori incivili e barbari!! Ma ora ci penso io! Tutti sapranno che qui non c’è più spazio per la brava gente pulita!”

Zeno Zenopoli, tirò fuori il cellulare e condivise lo scempio sulle pagine cittadine. I likes non tardarono ad arrivare e il petto di Zeno Zenopoli fu immediatamente pervaso da un’eccitazione incontrollabile tale che dovette correre a casa a sfogarla come meglio poteva.

Quando, la mattina dopo, Zeno Zenopoli uscì dal portone di casa per la sua passeggiata di salute quotidiana non potè credere ai propri occhi. L’aiuola che il giorno prima gli aveva portato la vicinanza di così tante persone era stata ripulita e trasformata in uno splendido piccolo giardino.
Lì-Yu era ancora al lavoro, stava mettendo tre bamboline sedute in un piccolo boschetto, c’erano una mamma, un papà e una piccola bambolina bassa bassa.

La bambolina cadde a terra quando Li-Yu venne colpita alla testa.

La trovarono il giorno dopo dentro una compostiera vicino al cimitero comunale, diligentemente riposta in un sacco dell’umido.

Rosso Pistacchio

* Illustrazione di Giusy Ghioldi

“Rosso Pistacchio” è la rubrica al femminile di IVG, ogni martedì a cura di Marzia Pistacchio: clicca qui per leggere tutti gli articoli

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