Programma

Festival Terreni Creativi, seconda serata con “Il desiderio segreto dei fossili”

Lo spettacolo racconta di Petronia, un paese di pietra, abitato da sempre da 73 abitanti: nessuno nasce, nessuno muore

luigi burroni milite ignoto

Albenga. La seconda serata del Terreni Creativi festival, sostenuto dal Mibact, dal Comune di Albenga, dalla Regione Liguria, dalla Fondazione A. De Mari – Cassa di Risparmio Savona, L’Ortofrutticola, Terraalta, RB Plant, Bio Vio, Costa Verde, Confagricoltura Savona, Coldiretti Savona, si terrà questa sera presso Terraalta, Regione Filuse 5, Albenga.

Si inizierà alle 18.45 con il pre-festival di teatrodanza, Tempo presente, dove andrà in scena “Mangiare e bere letame e morte” di Davide Iodice, con Alessandra Fabbri. Un lavoro per danzatrice sola, la quale, attraverso il proprio corpo, il movimento e il racconto, costruisce un intero mondo sul palcoscenico. Prima regionale.

Alle 19.45 inizierà il festival vero e proprio, con “Il desiderio segreto dei fossili”, scritto, diretto e interpretato da Francesco d’Amore, Luciana Maniaci e con David Meden, in prima regionale. Lo spettacolo racconta di Petronia, un paese di pietra, abitato da sempre da 73 abitanti: nessuno nasce, nessuno muore. Non c’è acqua, dunque non c’è vita. Un giorno un personaggio di una serie tv scivola dallo schermo e porta con sé l’acqua. L’equilibrio del paese si inclina. Le cose iniziano ad accadere.

Dopo l’ottimo cibo e vino dell’Aperitivo quasi Cena, la serata proseguirà alle 22.15 con “Milite ignoto – quindicidiciotto”, di Mario Perrotta, tratto da Avanti sempre di Nicola Maranesi e dal progetto “La Grande guerra, i diari raccontano” a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi. Lo spettacolo, tra gli eventi del programma ufficiale per le commemorazioni della Prima Guerra Mondiale, racconta il primo momento di unità nazionale: è, infatti, nelle trincee che gli italiani, veneti e sardi, piemontesi e lombardi, pugliesi e siciliani, si sono incontrati per la prima volta. L’autore immagina una lingua nuova, una sintesi di tutti i dialetti che risuonavano nelle trincee, che dà allo spettacolo un suono sconosciuto ma poggiato sulle viscere più profonde del nostro Paese.

A chiusura di serata, dalle 23.30 la musica dell’artista parigino Jean- Yves Prieur, in arte Kid Loco, compositore e musicista legato al mondo della musica elettronica, una figura chiave della scena acid jazz, trip hop, e downtempo internazionale.

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