Opportunità

Nuovo decreto, la lettera della Fp Cisl ai comuni liguri: “Stabilizzare il personale precario”

Il provvedimento varato dal governo riguarda anche il personale di molti comuni savonesi

dipendenti comunali tursi

Savona. Stabilizzare il personale di comuni ed enti pubblici dopo il nuovo decreto del governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. E l’appello arriva anche dalla Liguria, per bocca del segretario regionale della Fp-Cisl Vincenzo Vassallo, che ha scritto a tutti i comuni liguri sul piano triennale fabbisogno di personale e stabilizzazione del personale precario.

“E’ necessario attivare le procedure di stabilizzazione in favore delle colleghe e dei colleghi che posseggono i requisiti previsti dal decreto, dopo anni di precariato nel settore pubblico” dice Vassallo.

E nel merito del decreto, l’esponente sindacale aggiunge: “Ricordiamo, altresì, che ai sensi del comma 8, articolo 20, D.lgs. 25 maggio 2017 n. 75 – che riconosce alle amministrazioni interessate la facoltà di proroga dei contratti nei limiti delle risorse disponibili – è possibile prorogare gli eventuali attuali contratti in essere a tempo determinato, per permettere di raggiungere i 36 mesi necessari all’assunzione a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2017”.

“Auspichiamo, come sindacato, un’interpretazione positiva del quadro normativo che, ricordiamo, è volto al superamento del precariato e, quindi, a riconoscere ai lavoratori precari il giusto inquadramento nella PA” conclude Vassallo.

IL DECRETO – In riferimento al personale con contratto a tempo determinato l’art. 20 prevede che nel triennio 2018-2020, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni e ferma restando l’indicazione della relativa copertura finanziaria, le Amministrazioni Pubbliche possano assumere a tempo indeterminato il personale non dirigenziale in possesso dei seguenti requisiti: successivamente alla data di entrata in vigore della legge n. 124 del 2015 essere in servizio con un contratto a tempo determinato presso l’amministrazione che procede all’assunzione; essere stato assunto con procedure concorsuali anche da altre amministrazioni; al 31 dicembre 2017 aver maturato alle dipendenze dell’amministrazione che procede all’assunzione almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni.

“Rispetto alla formulazione iniziale della norma, a seguito della nostra richiesta supportata dal parere reso dal Consiglio di Stato l’11 aprile 2017, anche al fine di favorire la mobilità tra le amministrazioni e un più razionale assorbimento del personale precario, il requisito dell’assunzione è stato esteso anche alle ipotesi in cui tale procedura sia stata svolta presso Amministrazione diversa da quella nella quale si presta servizio” aggiunge ancora la Fp Cisl.

“In questo modo è possibile assumere a tempo indeterminato personale precario che risulta già alle dipendenze di altre amministrazioni nel caso in cui, sulla base del piano triennale dei fabbisogni, risultino necessarie specifiche competenze e qualifiche professionali”.

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