Regione. “Si tratta di un atto discriminatorio nei confronti di italiani, liguri e persone oneste in difficoltà economiche, che il governo evidentemente non vuole aiutare, né tutelare rispetto a chi è già fin troppo privilegiato e si è trovato la ‘pappa pronta’ nel nostro Paese”. Così Alessandro Piana, capogruppo regionale Lega Nord Liguria, e Stefania Pucciarelli, consigliere regionale del Carroccio, definiscono la decisione del consiglio dei ministri di impugnare (su proposta del premier Paolo Gentiloni) la nuova Legge, approvata a giugno dal consiglio regionale della Liguria, che consente l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare ai migranti che dimostrano di essere regolarmente residenti nel nostro paese da almeno 10 anni e di non avere commesso reati gravi.
“Secondo il consiglio dei ministri, che dovrebbe fare anzitutto gli interessi degli italiani, il requisito di lunga permanenza introdurrebbe una forma di incostituzionalità, perché discriminatoria, in danno degli stranieri accolti in Italia. Roma è sempre più lontana dai territori e in questo caso si rifiuta di rispettare la volontà dei liguri, alimentando il malcontento fra i cittadini. Noi, invece, riteniamo prioritario che le famiglie di italiani onesti ed in difficoltà per la crisi economica, provocata anche dall’incapacità dei governi di centrosinistra, abbiano diritto ad avere un minimo di priorità rispetto agli ultimi arrivati che non hanno contribuito allo sviluppo del nostro sistema economico-sociale”.
“Ancora una volta, vittime di ingiustizia, razzismo e beffe sono i nostri concittadini. Non certo gli immigrati. Dal governo a trazione Pd solo disinformazione e strumentalizzazioni sulla pelle della povera gente”.
Di diverso avviso il gruppo Pd della Liguria, che fa notare: “Un’altra legge della giunta Toti (la settima in due anni) è stata impugnata dal governo per palese incostituzionalità. Questa volta è toccata al provvedimento sull’edilizia popolare e nello specifico alla parte in cui si stabilisce che una famiglia di immigrati possa accedere a una casa popolare soltanto dopo 10 anni di residenza. Una norma, che confligge con la direttiva comunitaria sui soggiornanti di lungo periodo e in merito alla quale avevamo già messo in guardia la giunta Toti prima in Commissione e poi in aula, anche a fronte di precedenti leggi analoghe approvate da altre Regioni e puntualmente bocciate dal Governo”.
“Ma a questa maggioranza a trazione leghista non importa seguire le regole e la Costituzione, l’unico obiettivo è fare propaganda politica, parlando alla pancia del proprio elettorato. Un comportamento istituzionalmente scorretto, che crea danni economici alla Regione e quindi a tutti i liguri”.
“Quella sulle case popolari si aggiunge ormai al lungo elenco di leggi bocciate dalla giunta Toti fra cui spiccano (solo per citare i casi più eclatanti) il Piano Casa (poi modificato), la disciplina del tributo speciale sui rifiuti e la legittima difesa (con cui la maggioranza voleva far pagare alla Regione le spese legali di chi viene accusato di eccesso di legittima difesa). Davvero un bel bottino di fallimenti, un record che purtroppo rischia di essere nuovamente battuto”.