Soddisfazione

Bilancio positivo per il Festival di Borgio Verezzi: 8 prime nazionali, 458 spettatori a serata

Entusiasta il sindaco: "Sembrava impossibile confermare il boom del cinquantennale, merito della qualità degli spettacoli"

Borgio Verezzi. In piazza Sant’Agostino a Verezzi ventidue serate sempre all’insegna del “tutto esaurito” o comunque del pienone, nelle grotte di Borgio quattro serate per l’Inferno dantesco in forma itinerante talmente affollate che i due turni inizialmente previsti sono cresciuti a sei, con l’incalzare delle prenotazioni. Anche quest’anno il Festival di Borgio Verezzi, giunto alla 51.ma edizione, si è chiuso con un bilancio positivo, ben oltre le più rosee aspettative, dopo gli strepitosi risultati del Cinquantesimo, “che non era così scontato ripetere”, come osserva il sindaco Renato Dacquino.

piazza sant'agostino

Dieci spettacoli, otto dei quali in “prima nazionale”, com’è caratteristica delle manifestazione che si conferma sempre più una vetrina di novità per il teatro italiano, hanno ancora una volta attirato l’interesse del pubblico e l’attenzione dei “media”, dai quali è stato dato ampio risalto al Festival. Soddisfatto il direttore artistico Stefano Delfino: “In cartellone c’erano spettacoli molto diversi l’uno dall’altro e ognuno con proprie caratteristiche: nonostante nel programma, a parte Un borghese piccolo piccolo e ovviamente Inferno, mancassero titoli noti, forte è stata la capacità di attrazione e alto l’indice di gradimento da parte del pubblico”.

inferno in grotta

Non solo, ma, aggiunge Delfino, “tutti erano di alta qualità artistica e molti multimediali, con proiezione di filmati o disegni animati, e colonne sonore importanti, composte appositamente da musicisti come Nicola Piovani, Giovanni Caccamo e Massimiliano Gagliardi”. E, conclude, “sono contento che, a riprova della maturità dei nostri spettatori, siano piaciute non soltanto le proposte più leggere e comiche, ma anche quelle di maggiore impegno e spessore, come Un borghese piccolo piccolo e La cena delle belve (i due omaggi alla memoria di Vincenzo Cerami) o Vivo in una giungla, dormo sulle spine”: una scommessa che ritengo vinta”.

festival borgio

Prosegue il sindaco Dacquino: “Il Festival 2017 è stato progettato con l’obiettivo di bilanciare alta qualità degli spettacoli e buon uso delle risorse. Oggi possiamo dire di aver raggiunto risultati quantitativi e qualitativi eccellenti: sembrava impossibile confermare il boom del Cinquantennale; la nostra aspettativa era di proseguire con il trend positivo degli ultimi cinque anni e questa tendenza è stata pienamente confermata, grazie ad un incasso totale di € 237.217 e una media di circa 458 spettatori a serata. Anche quest’anno il valore qualitativo degli spettacoli è indubbio, e il pubblico ha apprezzato le proposte ampie, coraggiose e attuali: il tema del potere, non facile da affrontare, è stato sviluppato con intelligenza e sensibilità. Da non dimenticare l’altissima visibilità data alle Grotte di Borgio Verezzi, grazie all’Inferno, con 730 spettatori: suggestioni ed emozioni uniche per la valorizzazione del territorio”.

festival borgio

Sottolinea ancora il sindaco: “Questi risultati sono stati raggiunti grazie al lavoro di tante persone, che hanno saputo superare momenti difficili e fare squadra per un obiettivo comune; grazie alla collaborazione con quanti operano nel settore del turismo, collaborazione sempre da rinnovare e validare ma che nel tempo e da tempo porta valore a tutta la comunità; grazie ad un pubblico entusiasta, che vede gli spettatori storici sempre più parte del Festival e i nuovi spettatori molto interessati e portatori di ulteriori stimoli. Fondamentale anche la collaborazione con i partner e gli sponsor del Festival, una collaborazione oggi più che mai ricca di stimoli e di reale vicinanza: il lavoro è avviato ma, siamo certi, nuove modalità di sviluppo potranno essere colte”. In definitiva, “siamo molto soddisfatti… e da oggi si inizia a pensare al Festival 2018”.

festival borgio

Conclude Maddalena Pizzonia, consigliere delegato al Festival: “Dopo un traguardo importante come quello dei cinquant’anni, il Festival ha chiaramente raggiunto una fase di maturità: il pubblico è sempre più affezionato, gli sponsor diventano sempre più d’eccellenza. E la fama del Festival a livello nazionale è più vasta che mai. Ed è proprio per questo che il ricchissimo cartellone di quest’anno ha fatto sì che questa 51ª edizione fosse nuovamente un grande successo, nonostante le difficoltà, le peripezie organizzative e quella sensazione, a volte, di stare combattendo contro i mulini a vento. Ma il riconoscimento maggiore rimane sempre lo stupore sul volto delle persone che per la prima volta vengono a Verezzi per il teatro, siano essi attori o spettatori”.

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