Albenga. Sarebbero in totale circa una decina i profughi che, nei prossimi giorni, troveranno accoglienza all’interno di un immobile di proprietà di un privato e situato in Regione Antognano ad Albenga.
La notizia circola da un paio di giorni e finora non ha trovato una conferma ufficiale, come spiega anche il sindaco della città delle Torri, Giorgio Cangiano: “Per ora non c’è nulla di ufficiale. La prefettura non mi ha ancora comunicato nulla. L’operazione, però, pare essere in piedi. Da quello che sappiamo, un privato ha messo un proprio immobile a disposizione per accogliere una decina di migranti”.
Secondo le voci, l’immobile in questione si troverebbe nella zona in cui sorgerà il nuovo grigliatore e l’accoglienza sarà gestita da una cooperativa. L’arrivo dei migranti è previsto per dopo Ferragosto.
Trattandosi di un rapporto diretto tra privato e prefettura (seppure mediato da una cooperativa) il Comune di Albenga ben poco può dire o fare per fermare l’operazione. Il sindaco Cangiano, però, ci tiene a ribadire la propria contrarietà: “Come ho già avuto modo di evidenziare in prefettura, la questione migranti è un’emergenza internazionale molto complicata da gestire e che richiede una soluzione immediata. Tuttavia, Albenga si trova a fare i conti con un contesto molto particolare: la nostra città certamente è in grado di accogliere migranti, ma sul nostro territorio c’è già un alto numero di extracomunitari irregolari. Certamente tali stranieri non hanno nulla a che fare con i migranti che potrebbero arrivare, ma queste presenze rappresentano un carico molto pesante da gestire sotto l’aspetto dell’ordine pubblico e altre situazioni che dobbiamo cercare di controllare”.
Insomma, l’amministrazione ingauna è contraria all’arrivo di “richiedenti asilo” sul territorio cittadino: “Gli accordi tra privato e coop e prefettura sfuggono al controllo del Comune – sottolinea ancora Cangiano – Dal canto nostro, vigileremo sul rispetto dei criteri urbanistici e di agibilità dell’immobile che accoglierà i migranti per capire se questa ospitalità potrà essere garantita o meno. Non tutti gli immobili sono adatti”.
Non è detto, comunque, che i profughi arrivino davvero: “Come detto, per ora non c’è nulla di ufficiale. Ma voglio ribadire ancora la mia contrarietà all’ipotesi. Albenga fa i conti con difficoltà e situazioni piuttosto pesanti per le quali merita grande attenzione. Noi stiamo cercando di affrontare ogni problema con grande responsabilità e fermezza al fine di garantire la sicurezza dei nostri concittadini. Certamente sono due questioni differenti, ma sommate possono creare non poche complicazioni. Appena possibile contatterò il prefetto e ribadirò questa nostra posizione”.
Nemmeno il consigliere di minoranza di Forza Italia, Eraldo Ciangherotti, nasconde la propria contrarietà all’operazione e attacca: “Mi stupisce che la prefettura di Savona che conosce la precarietà della sicurezza di Albenga accetti di inviare migranti dell’ultima ora nella nostra città. Mi chiedo se davvero il prefetto conosca il nostro territorio”.
E ancora: “Sull’immobile di civile abitazione ubicato sul lungomare di Albenga e destinato dal privato ad accoglienza per ora di dieci profughi proporrò in consiglio comunale una mozione per chiedere l’immediata verifica della conformità edilizia, igienico-sanitaria e impiantistica della proprietà, oltre al monitoraggio degli altri immobili del privato, per evitare che tutto insieme diventi ostello di centinaia di profughi”.