Protesta

I vigili del fuoco in sciopero il 15 luglio: “Siamo pochi, precari e malpagati”

“Chiediamo alla politica un intervento forte riorganizzando tutto il sistema del soccorso e della protezione civile locale e nazionale"

vigili del fuoco e automedica sierra

Liguria. L’Unione Sindacale di Base dei vigili del fuoco ha indetto uno sciopero per la giornata di sabato 15 luglio. La protesta si svolgerà dalle 9 alle 12 ma verrà garantito il servizio di emergenza.

L’astensione dal lavoro arriva proprio in un momento di massima allerta per gli incendi boschivi: “I vigili del fuoco in Liguria sono insufficienti e ad aggravare questa situazione c’è anche l’aggiunta delle competenze per lo spegnimento degli incendi boschivi dovuto alla soppressione del corpo forestale dello stato”.

“In questi anni il personale operativo è diminuito e l’età media degli operatori oggi è intorno ai 45 anni – comunica il coordinamento regionale di Usb – c’è bisogno di più personale e meno precari; ad aumentare le problematiche anche la decisione del governo di chiudere il corpo forestale dello stato trasferendo le competenze di lotta attiva agli incendi boschivi ai vigili del fuoco ma senza trasferire uomini, automezzi e tanto meno creando degli incentivi economici”.

“La Liguria, territorio fragile con tantissimi piccoli borghi dispersi qua e là difficili da raggiungere e segnata da eventi climatici che ‘picchiano’ su di un territorio martoriato, avrebbe bisogno dell’ampliamento dei presidi dei pompieri”.

“Dividendo il numero delle sedi per i chilometri quadrati della regione ci si accorge che abbiamo una caserma ogni 300 chilometri quadri e questo è inammissibile – chiarisce Usb – i tempi di percorrenza sono lunghissimi e il numero di operatori è ben lontano dalle medie europee. Per ogni 15 mila abitanti c’è un pompiere a disposizione mentre in Europa il rapporto è uno ogni 1.500 abitanti. La mannaia della spending review (riordino dei vigili del fuoco) si sta abbattendo sul ‘corpo più amato dagli italiani’ ma sul quale non si investe abbastanza”.

“Chiediamo alla politica un intervento forte riorganizzando tutto il sistema del soccorso e della protezione civile locale e nazionale. I cittadini ed i pompieri hanno bisogno di risposte. Vorremmo che i cittadini fossero ancora di più al nostro fianco e la politica riconoscesse le problematiche del corpo nazionale dei vigili del fuoco portandole in agenda nazionale e invertendo il taglio delle risorse che di fatto indeboliscono il servizio di soccorso ai cittadini”, conclude l’Unione Sindacale di Base.

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