Resistenza e lesioni

Savona, coltellata ad un poliziotto al seminario vescovile: patteggia fotogallery

L'aggressore del seminario vescovile, che ha problemi di salute, è stato giudicato parzialmente capace di intendere e volere

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Savona. Nel febbraio scorso aveva ferito con una coltellata ad una mano un poliziotto davanti al seminario vescovile di Savona. Questa mattina, l’autore di quell’aggressione, Filly Sorra, ventunenne senegalese, ha patteggiato sette mesi di reclusione.

Sull’entità della pena (oltre che la riduzione per la scelta del rito alternativo) ha inciso anche l’esito della perizia psichiatrica, eseguita dalla dottoressa Bartoli, che ha rilevato un vizio parziale di mente per Sorra. Secondo il perito, nominato dal giudice, al momento del fatto, il senegalese infatti non era in grado di intendere e volere ed è stato riconosciuto come pericoloso socialmente. Per questo, una volta scontata la pena in carcere, si valuterà se affidarlo oppure no ad una struttura riabilitativa.

Sorra (che aveva ottenuto un permesso di soggiorno per motivi umanitari proprio perché aveva bisogno di cure mediche) doveva rispondere delle accuse di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Proprio alla luce delle sue condizioni di salute il suo difensore, l’avvocato Domenico Chirò, aveva ritenuto opportuno richiedere una perizia psichiatrica per accertare la capacità di intendere e di volere, oltre che l’eventuale pericolosità sociale, del suo assistito.

Il 3 febbraio scorso Sorra aveva dato in escandescenze al seminario vescovile di via Ponzone e così era intervenuta la polizia. Lo straniero, che in un primo momento sembrava tranquillo, aveva invece reagito ferendo il sovrintendente capo delle volanti Claudio Zunino, che aveva rimediato 4 punti di sutura ad una mano e dieci giorni di prognosi.

Tutto era successo intorno alle 10 quando dal seminario era stata allertata la polizia per segnalare la presenza del profugo che, con insistenza, pretendeva di ricevere accoglienza. Alla Villetta erano arrivate due volanti e, inizialmente, Sorra sembrava calmo visto che era seduto su una panchina, nel giardino. Alla vista degli agenti però la sua rabbia era esplosa: da una tasca aveva tirato fuori il coltello e si era avventato contro gli agenti, Ivo Balloi, il collega di pattuglia di Zunino, ma anche Francesco Saggese che faceva parte insieme a Alessandro Ivaldi, della seconda volante impegnata nell’intervento.

Il senegalese aveva cercato di colpire i poliziotti fino a che Zunino non era riuscito a disarmarlo dopo essere stato ferito alla mano dalla lama. A quel punto Sorra era stato arrestato ed accompagnato in questura per tutti gli accertamenti del caso.

Secondo quanto trapelato, il migrante era arrivato in Italia nel 2014 come richiedente asilo, ottenendo un permesso di soggiorno fino al 2018 (per consentirgli di essere seguito dal Centro di Igiene Mentale di Savona): proprio per questo non aveva più diritto all’assistenza offerta dal centro di accoglienza che opera nel Seminario.

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Solo un anno fa il giovane era stato arrestato a Genova per un simile episodio: in quell’occasione aveva preso una grossa pietra appuntita e si era scagliato contro i poliziotti della Polfer che lo avevano fermato per un controllo di routine.

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