Albenga. Il Tar della Liguria ha deciso di respingere il ricorso presentato da Col srl e riguardante il bando di gara per l’assegnazione della gestione del reparto di ortopedia privata del Santa Maria di Misericordia di Albenga, vinto dal Policlinico di Monza, e di accogliere il “contro ricorso” con cui il Policlinico sosteneva la inammissibilità della offerta presentata da Col.
Tutto nasceva da una diversa interpretazione dei parametri su cui calcolare il ribasso della base d’asta. Nel momento in cui Col (entro i termini stabiliti) aveva presentato la sua offerta, che conteneva un ribasso totale di 1.888.700 euro, l’aveva indicato prendendo come parametro di riferimento la base d’asta totale, pari a 11 milioni di euro: il ribasso pertanto valeva il 17,17 per cento.
Successivamente (dopo la proroga, e quindi dopo la consegna della proposta da parte di Col), la Regione aveva risposto ufficialmente a un quesito precisando che il parametro da prendere come riferimento era invece soltanto quello relativo ai valori corrispondenti alla produzione per pazienti liguri, pari a circa 8 milioni di euro. Per cui il Policlinico di Monza aveva presentato un’offerta che indicava uno sconto del 20,21 per cento, calcolato però appunto su una base di 8 milioni e, pertanto, inferiore a quello di Col in termini assoluti.
Riparametrando lo sconto offerto da Col su questa nuova base si otteneva una percentuale di 23,60 per cento, superiore dunque a quella del Policlinico. E a quel punto, secondo un rapido calcolo algebrico, il divario sull’offerta economica (a vantaggio di Col) sarebbe sufficiente a superare l’esiguo scarto che il Policlinico ha in quella tecnica, ribaltando l’esito della gara.
Dopo che Col ha presentato il proprio ricorso, il Policlinico ha presentato un “ricorso incidentale” nel quale erano sottolineate alcuni aspetti di criticità che, di fatto, rendevano inammissibile l’offerta presentata da Col.
Tralasciando gli aspetti più tecnici, nella disamina i giudici del Tar hanno ritenuto di dover valutare per prima la fondatezza del ricorso presentato dal Policlinico di Monza che “essendo volto a contestare l’ammissibilità dell’offerta della ricorrente principale [Col] riveste carattere paralizzante”.
Nel suo ricorso, Policlinico affermava che Col non aveva ottemperato ad uno dei parametri contenuti nel bando di gara e che i curricula dei medici sottoposti all’attenzione della commissione erano “troppo generici” rispetto alle richieste di completezza specificate nel capitolato. Secondo i giudici, “difettando di tale elemento essenziale”, l’offerta di Col “doveva essere esclusa dalla successiva fase di apertura dell’offerta economica”. Per questo motivo, il successivo ricorso presentato dalla stessa azienda ex Gsl non aveva motivo di essere.
Detto in parole più semplici: il ricorso presentato da Col srl non è stato accolto in quanto la stessa offerta presentata dall’azienda non rispondeva ai parametri richiesti dal bando di gara e pertanto non poteva essere accolta.