Valori del passato

Loano, inizio col botto per il pre-meeting. L’ex ministro Tremonti: “Quello che abbiamo ereditato ormai non c’è più” fotogallery

Quattro giornate di incontri, dibattiti, testimonianze e musica per riflettere sui valori e sui beni ereditati dalle passate generazioni

Loano. Alla presenza dell’ex ministro Giulio Tremonti, del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, dei consiglieri regionali Angelo Vaccarezza e Luigi De Vincenzi, dei sindaci del comprensorio e del direttore della Marina di Loano Marco Cornacchia, è stato inaugurato ieri sera il pre-meeting di Rimini per riflettere sui valori e sui beni ereditati dalle passate generazioni: quattro giornate di incontri, dibattiti, testimonianze, musica e animazione per i bambini, partendo da una celebre pagina del Faust di J.W. Goethe (“Was du ererbt von deinen Vätern hast, erwirb es, um es zu besitzen!”), ovvero il bisogno di riappropriarsi di quello che ci è stato lasciato in eredità.

L’iniziativa è stata promossa e realizzata dall’associazione Cara Beltà, dal banco di solidarietà “Padre Santo” con il contributo dell’assessorato a turismo, cultura e sport del Comune di Loano, della Marina di Loano e di importanti sponsor quali Omnia Medica, Noberasco, Loano 2 Village, BCC di Pianfei e Rocca de Baldi e Presscommtetech.

Protagonisti del primo incontro che si è svolto nella sala congressi della Marina di Loano sono stati il professore Giulio Tremonti ed Emilia Guarnieri, presidente del Meeting di Rimini, che hanno affrontato il tema: “Quello che abbiamo ereditato ha ancora un valore nell’Italia di oggi?”, rispondendo alle domande del capo ufficio stampa del Meeting di Rimini Eugenio Adreatta. L’introduzione del dibattito è stata affidata a Paolo Desalvo, presidente del circolo culturale Cara Beltà.

“Quello che abbiamo ereditato ormai non c’è più” ha detto senza mezzi termini il professore ed ex ministro Giulio Tremonti, che si è soffermato sui radicali cambiamenti avvenuti e ancora in atto nell’economia e nella politica, citando frasi, eventi e nuovi paradigmi che sostanziano l’attuale post-modernismo. “L’economia come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi non esiste più, l’immaterialismo e i processi di finanziarizzazione del contesto globale hanno portato ad una rivoluzione totale, nella quale la crisi economica è solo uno dei riflessi, vale a dire l’incapacità e la difficoltà di adeguarsi ad una realtà sempre più fluida e mobile”.

“Viviamo in un’epoca di entità astratte, non percepibili direttamente: questo ha portato anche ai mutamenti nel modo di intendere la democrazia e la politica. Una democrazia più liquida e diretta, nella quale la politica fa fatica a muoversi e rinnovarsi: d’altronde i riscontri sulla partecipazione dei cittadini parla chiaro” ha aggiunto Tremonti.

“I valori che hanno fatto la nostra Repubblica come lavoro, identità nazionale e giustizia fanno riscritti, ridisegnati, ricontestualizzati: la nostra eredità, le nostre esperienze e quanto abbiamo conosciuto fino ad oggi non hanno più senso se non tutto questo non viene affrontato con la giusta prospettiva di comprensione del mondo attuale e dei suoi processi di cambiamento” ha concluso Tremonti.

Gli appuntamenti al pre-meeting di Loano proseguiranno ancora questa sera con don Claudio Burgio, parroco del carcere minorile “Beccaria” di Milano che parlerà di “Eredità e Libertà”, alle ore 18 e 30. A seguire Giuliano Tavaroli e il professor Mastroianni, esperti in sicurezza delle telecomunicazioni e dei social network, cercheranno risposte alla domanda sul bisogno di certezze per noi e i nostri figli nell’era di Blue Whale e della post-verità (incontro alle 21:00).

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