Alassio. Massimo riserbo sulle indagini in corso relative all’incendio che ha completamento distrutto la discoteca Joy di Alassio, proprio il giorno prima dell’attesa inaugurazione che era prevista per questa sera.
L’area resta sotto sequestro in attesa che si completino gli accertamenti peritali da parte dei vigili del fuoco, che hanno lavorato a lungo per avere ragione della fiamme e per la difficile attività di bonifica e messa in sicurezza: secondo quanto appreso il rogo avrebbe provocato danni così ingenti al locale alassino che anche la parte della struttura rimasta in piedi sarebbe da demolire, in quanto ormai a rischio per l’azione devastante del rogo (anche in questo caso di attendono perizie e relazioni tecniche).
La Procura della Repubblica di Savona ha aperto una inchiesta sull’incendio, che pare sia di origine dolosa, anche se il sostituto procuratore Ubaldo Pelosi attende ancora la relazione tecnica da parte della polizia giudiziaria dei vigili del fuoco: sembra non siano state trovate tracce o inneschi, ma la pista dell’incendio doloso resta quella maggiormente battuta dagli inquirenti.
E proseguono serrati anche i riscontri e gli accertamenti investigativi condotti dai carabinieri di Alassio, in particolare sulla presenza di una persona vista con uno zainetto, tra le 6:00 e le 6 e 30 del mattino, transitare nella spiaggia vicina alla discoteca alassina. Al vaglio degli investigatori anche possibili collegamenti con il precedente incendio risalente al 2006, ma ad ora solo ipotesi in attesa di riscontri e prove certe sulle esatte cause del rogo.