Attrito

Fernando Bravo lascia la presidenza di Vivi Borghetto: “Sempre bastoni tra le ruote”. La replica di Canepa

Il sindaco: "Nessuna questione politica, sempre pronti a lavorare con l'associazione"

Vivi Borghetto

Borghetto Santo Spirito. Problemi burocratici che hanno reso difficile (e in alcuni casi impossibile) organizzare le “feste di via” ideate per far divertire residenti e turisti e anche dare ossigeno ai commercianti in difficoltà. Sono queste le motivazioni che hanno spinto Fernando Bravo a dimettersi dalla carica di presidente di “Vivi Borghetto”.

“In questi anni – spiega Bravo in una lettera inviata ai suoi ex associati – sia sia con il centrosinistra ed oggi con il centrodestra, l’associazione Vivi Borghetto sia sempre stata messa in difficoltà. Negli anni abbiamo organizzato molti appuntamenti e manifestazioni a costo zero: il capodanno in piazza, il presepe vivente ed anche gli appuntamenti dell’estate, che coinvolgevano tutto il paese (con un occhio di riguardo per i commercianti). Ma ci sono sempre problemi: autorizzazioni rilasciate il giorno prima non ci permettono di pubblicizzare adeguatamente l’evento o addirittura di organizzarlo come si deve. E anche quando abbiamo già le autorizzazioni, ci sono sempre intoppi: ‘Stiamo aspettando la nota scritta’, l’evento non si può fare perché ‘non si può chiudere la viabilità per organizzare dei percorsi enogastronomici’ tanto amati dai commercianti e dai nostri ospiti”.

Insomma, un’attività di puro volontariato che però negli ultimi tempi non ha dato molta soddisfazione: “Sono felice di essere un volontario, ma preferisco fare volontariato dove vengo stimato per questo, in croce bianca o presso qualche pro loco. Molti mi dicono di non mollare e tenere duro, ma se non viene apprezzato ciò che si fa e altri mettono i bastoni tra le ruote non rimane altro. Qualcuno forse mi criticherà e penserà che lasci l’associazione perché ho appena venduto la mia attività. Non è così: io mi sono fatto in quattro per allestire il calendario annuale e le prime manifestazioni di quest’anno anche se non ero già più commerciante. Sono altri a perderci. Abbiamo lavorato duramente per organizzare quattro feste di via all’anno, ma purtroppo qualcuno ritiene che un passo carraio non si possa chiudere quattro sere su 365 giorni per dare una boccata di ossigeno ai circa dieci commercianti coinvolti”.

Nella sua lettera di commiato, Fernando Bravo ha fatto riferimento in diverse occasioni alle “difficoltà burocratiche” incontrate nell’organizzazione degli eventi. Difficoltà burocratiche che, secondo Bravo, troverebbero la loro origine negli uffici del Comune, il primo Ente coinvolto quando si tratta di organizzare eventi e manifestazioni. Insomma, secondo Bravo le varie amministrazioni comunali di Borghetto (prima quella di Gianni Gandolfo, ora quella di Giancarlo Canepa) sarebbero state assai poco collaborative con l’associazione da lui presieduta fino a qualche settimana fa.

Anche per questo, il neo sindaco Canepa ha ritenuto opportuno fare alcune precisazioni: “Prendo atto delle dimissioni di Bravo dalla presidenza dell’associazione Vivi Borghetto. Sono dispiaciuto ma allo stesso tempo mi rendo conto che quando una persona perde completamente il controllo della situazione la cosa migliore sia proprio quella di farsi da parte. Ritengo infatti inopportune e fuori luogo le motivazioni addotte da Bravo relativamente alle sue dimissioni e nutro la fondata speranza che si tratti di un’iniziativa individuale e non condivisa dai restanti associati. La questione viene da lui impropriamente spostata sul piano politico e/o personale ma la realtà è ben diversa e lui lo sa”.

“Le motivazioni per le quali alcune manifestazioni sono state ‘tagliate’, per usare la stessa espressione usata da Bravo, gli sono ben note perché gli sono state spiegate più volte anche dal sottoscritto. All’inizio della prossima settimana riceverà le motivazioni, come dovuto, anche in forma scritta con i pareri dei funzionari coinvolti. Sono il primo a cui piacerebbe vedere il paese sempre in festa ma esistono delle cose chiamate ‘Regole’ che possono piacere o non piacere ma in quanto tali vanno rispettate sempre e non a seconda dell’interesse contingente. Mi riferisco in particolare ma non solo, alle nuove direttive in tema di safety e security che tante ‘vittime’ hanno mietuto anche tra le manifestazioni pubbliche dei paesi limitrofi”.

“Credo che la mia disponibilità nei confronti dell’associazione Vivi Borghetto non sia mai mancata fin dai primi giorni del mio insediamento quando, approfittando di un corso gratuito per la formazione di addetti antincendio offerto al Comune da una ditta del settore, diedi la possibilità di fare il corso anche a tre associati di Vivi Borghetto, tra cui lo stesso Bravo, proprio per consentire loro di acquisire, tramite questo ulteriore corso, la formazione richiesta per lo status di ‘Steward’ figura necessaria per il corretto svolgimento delle manifestazioni così come richiesto dalle normative in vigore. Se poi Bravo ha qualche elemento oggettivo per dimostrare il mio presunto ostruzionismo ce ne faccia partecipi in maniera chiara e priva di allusioni polemiche”.

“Concludo ribadendo la massima disponibilità a collaborare con Vivi Borghetto, che ringrazio per il costante impegno profuso nell’organizzazione degli eventi, sia per il proseguo di questa stagione turistica sia, soprattutto, per programmare un calendario di manifestazioni per la prossima stagione che possa essere un giusto compromesso tra le legittime richieste dei commercianti, le disposizioni di igiene e sicurezza e le esigenze di avere quelle manifestazioni peculiari e di qualità a cui ogni località turistica dovrebbe ambire”.

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