Cairo Montenotte. È iniziato questo pomeriggio in commissione sanità l’iter della proposta di legge di iniziativa popolare, sostenuta da tredici comuni della Valbormida, per la classificazione di ospedale di area disagiata del San Giuseppe di Cairo Montenotte. “Confidiamo che questa proposta possa ottenere il maggior consenso possibile” affermano i consiglieri regionali del Pd Raffaella Paita e Luigi De Vincenzi.
La richiesta per il riconoscimento di ospedale di area disagiata era stata presentata lo scorso 5 giugno all’ufficio Affari Legislativi della Regione Liguria dall’ex sindaco di Cairo Fulvio Briano, è approvata da tredici comuni della Valbormida: Altare, Bardineto, Bormida, Calizzano, Cairo, Cengio, Giusvalla, Mallare, Massimino, Millesimo, Murialdo, Osiglia e Piana Crixia (esclusi Carcare, Cosseria, Pallare, Plodio, Dego e Roccavignale).
Nei giorni scorsi, l’inserimento nella categoria dei nosocomi di area disagiata del San Giuseppe ha avuto approvazione unanime anche dal Consiglio per le Autonomie Locali.
“Una battaglia sacrosanta che condividiamo nel merito ma non nel metodo. La condividiamo così tanto da essere stati i primi, appena entrati in Regione, a sollevare il tema, pressoché in solitaria, insieme a comitati e cittadini valbormidesi, mentre tutti gli altri partiti dormivano o guardavano altrove. Quella stessa istanza l’abbiamo ribadita e portata in Regione con una mozione del MoVimento 5 Stelle approvata all’unanimità in Consiglio” afferma il consigliere regionale del M5S Andrea Melis.
“Ora il Partito Democratico si sveglia tardivamente e lo fa avallando e portando in Regione una Proposta di legge che, purtroppo, si rivelerà uno strumento inefficace e inadatto allo scopo. Lo stesso Cal ha confermato come questa non sia la strada più giusta per far ottenere all’ospedale di Cairo lo status d’area disagiata, sottolineando che spetta alla Regione trovare lo strumento più idoneo per arrivare a questo riconoscimento”.
E Melis aggiunge: “Ben venga ogni strada per raggiungere l’obiettivo, ma una politica degna di questo nome deve sforzarsi di trovare soluzioni che vadano oltre la propaganda per raggiungere risultati concreti per i cittadini. Dov’era il Partito Democratico locale quando l’allora Giunta Burlando privava l’ospedale di Cairo di un presidio fondamentale come il pronto soccorso?”.
“Le iniziative politiche e istituzionali esistono già, non c’è bisogno di inventarsi alcuna nuova iniziativa, a targa di partito. Confermiamo la nostra disponibilità a venire incontro a qualunque strada verso il definitivo riconoscimento dello stato d’area disagiata, purché avvenga attraverso percorsi costruttivi e veramente partecipati dal territorio, non attraverso scorciatoie elettoralistiche che contribuiscono solo a cercare consenso e ad aumentare la confusione” conclude Melis.