Consiglio comunale

Albenga, via libera alla vendita della farmacia comunale e al rifacimento di piazza Falcone e Borsellino

Nel corso dell'assemblea tenutasi ieri sera, il consiglio comunale di Albenga ha approvato quattro importanti pratiche

consiglio comunale albenga

Albenga. Nel corso dell’assemblea tenutasi ieri sera, il consiglio comunale di Albenga ha approvato quattro importanti pratiche.

Su proposta dell’assessore al bilancio, il parlamentino ingauno ha deliberato il conferimento dell’incarico di consulenza per la gestione scientifica, economica e manageriale del progetto “New Pilgrim Age” nell’ambito del percorso di San Martino. L’importo stanziato, cioè 45 mila euro (suddiviso nel triennio 2017-2020), verrà completamente coperto dal finanziamento europeo di circa 250 mila euro ottenuto dal Comune di Albenga grazie al lavoro del consigliere delegato ai fondi europei Eleonora Molineris, dell’assessore al turismo e cultura Alberto Passino e degli uffici comunali.

“Il finanziamento europeo che abbiamo ottenuto – spiega Eleonora Molineris – ci permetterà di effettuare una appropriata progettazione sviluppando idee innovative e mettendo in atto attività promozionali che avranno ricadute molto positive per la città”.

Via libera anche all’alienazione della titolarità della Farmacia Comunale degli Ingauni di via Dalmazia, tramite asta pubblica al rialzo, sulla base di un valore di stima di partenza di 770 mila euro: “L’amministrazione, in base a dati oggettivi, ritiene che dall’alienazione della farmacia comunale di via Dalmazia verrà ricavata un’entrata per le casse comunali di un importo intorno al milione di euro, compresi beni mobili, arredi, macchinari ed il magazzino – afferma la consigliera delegata Paola Deandreis – Una parte del ricavato della vendita sarà destinato alla valorizzazione delle due farmacie comunali restanti, che potranno quindi garantire un servizio più efficiente ai cittadini, sia da un punto di vista economico che della turnazione dei dipendenti, mentre con la restante parte l’amministrazione Cangiano potrà portare a compimento importanti opere già programmate nel piano triennale delle opere pubbliche”.

Disco verde anche per il progetto definitivo relativo ai lavori di sistemazione della piazza Falcone e Borsellino in frazione San Fedele, con uno stanziamento di oltre 140 mila euro, che permetterà di ampliare le attuali dotazioni degli spazi pubblici e migliorare le condizioni di vivibilità della zona: “E’ un’opera a cui abbiamo sempre creduto molto – spiega il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Riccardo Tomatis – Con il sindaco c’eravamo impegnati di fronte ai cittadini per dare priorità ad un intervento richiesto con forza dagli abitanti di San Fedele. Siamo lieti e soddisfatti che la variante urbanistica sia stata approvata da gran parte del Consiglio comunale. Parte della minoranza (ma non il consigliere astenuto Di Lieto) si è finalmente convinta della necessità del progetto, visto che nella seduta del consiglio comunale del 10 aprile scorso i consiglieri di Lega Nord e centro destra avevano votato contro il programma triennale delle opere pubbliche che prevedeva la realizzazione proprio di piazza Falcone e Borsellino”.

Sono state infine approvate all’unanimità le modifiche al regolamento di polizia urbana proposte dalla maggioranza, che ha inteso dare seguito alle previsioni della legge Minniti: “Siamo uno dei primi comuni in Liguria a modificare il regolamento di polizia urbana sulla base della legge Minniti – spiegano il consigliere comunale delegato alla polizia municipale Manlio Boscaglia e la consigliera Emanuela Guerra – Abbiamo ritenuto centrale implementare le norme a sostegno della sicurezza e del decoro urbano e dare alle forze dell’ordine e alla polizia municipale uno strumento in più, quello dell’ordine di allontanamento, per preservare i luoghi più sensibili della città. Ringraziamo la minoranza per il contributo dato in consiglio comunale: facciamo tuttavia notare che non è stato approvato nessun emendamento che preveda specificamente la sanzione accessoria della confisca amministrativa del denaro provento della questua molesta, comportamento ora vietato su tutto il territorio comunale, in quanto il regolamento già prevedeva l’applicazione delle norme di cui alla legge numero 689 del 24 novembre 1981”.

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