Savona. Sporcizia, tanta sporcizia. Un senso diffuso di scarsa sicurezza. E, più in generale, la sensazione di essere dimenticati. Sono stati questi, sintetizzando al massimo, i problemi presentati dai residenti di Legino all’amministrazione Caprioglio nel corso della prima “giunta itinerante” svoltasi questa mattina presso la SMS Leginese.
Le aveva annunciate in campagna elettorale, Caprioglio, e anche se con un anno di ritardo le “giunte itineranti” sono arrivate: e la prima è stata proprio a Legino, così come promesso a IVG.it nel corso del duello con Cristina Battaglia all’interno dell’arena del tribunale, pochi giorni prima del ballottaggio. Una “prima volta” che si è rivelata a tratti utile, a tratti insidiosa, certamente faticosa per un’amministrazione chiamata a rispondere di qualsiasi lacuna, sia quelle effettivamente imputabili al Comune (a volte a questa giunta, altre volte alla precedente) sia quelle dovute invece a mancanze di altri.
Tra un sottopasso “in condizioni pietose”, alberi che invadono le finestre, aiuole con l’erba “alta così”, bidoni della spazzatura che ostruiscono la visuale agli incroci e biciclette abbandonate, i cittadini snocciolano un problema dopo l’altro. Il leitmotiv, come detto, è sempre lo stesso: sporcizia, degrado e trascuratezza. Nel mirino inizialmente finisce Ata: “Alcuni dipendenti devono essere di salute cagionevole – ironizza Caprioglio già in avvio – abbiamo sempre un sacco di dipendenti in malattia…”. “Tutti i problemi di sporcizia e di sicurezza si risolverebbero subito se avessimo le risorse per assumere nuovo personale – ha poi spiegato – ma con il bilancio ereditato non possiamo che arrangiarci con le forze che abbiamo”.
Ma a finire veramente sul banco degli imputati, poco dopo, è Arte, l’azienda regionale che ha in carico la gestione delle case popolari. “Questo problema dipende da Arte”: lo hanno ripetuto decine di volte, sia Ilaria Caprioglio che gli assessori Paolo Ripamonti, Pietro Santi, Maurizio Scaramuzza e Ileana Romagnoli, davanti a una quarantina di cittadini che si lamentavano per il giardino sporco piuttosto che il condominio trascurato o la spazzatura abbandonata. “Noi possiamo solo continuare a chiedere e ad insistere – ha precisato Caprioglio – ma non possiamo operare in casa d’altri. Arte è un muro di gomma, se un disservizio non dipende da noi non possiamo farci nulla”.
Una residente spiega: “Ho chiesto ad Arte di venire a pulire da me, mi hanno chiesto 200 euro”. Ripamonti trasale e sbotta: “E’ vergognoso il modo in cui Arte viene gestita”. Tra i presenti un ex consigliere comunale del Pd, Federico Larosa, che lancia la polemica: “I vertici di Arte li nomina la Regione, e quella attuale è del vostro stesso colore…”. Immediata la replica di Ripamonti, che annuncia: “Il management che c’è ora lo ha nominato la giunta Burlando e quando a ottobre andrà in scadenza Toti lo sostituirà, ne siamo certi”.
Di seguito la diretta giunta itinerante