Vederci chiaro

Ata, la mozione del M5S: “Verifiche interne per scoprire cause e responsabili dei debiti”

Il documento impegna il Comune "a intraprendere provvedimenti anche mediante azione di responsabilità nei confronti di amministratori di fatto"

Ata Spa Savona

Savona. Una mozione che impegna l’amministrazione “a formulare al Cda della società Ata indicazioni tese ad avviare un’accurata verifica interna relativamente all’identificazione delle cause e dei responsabili della grave situazione debitoria”.

E’ quella presentata dai consiglieri di minoranza del M5S di Savona Salvatore Diaspro, Milena Debenedetti, Andrea Delfino e Manuel Meles al resto del consiglio comunale della città della Torretta.

“Il Comune – ricordano i pentastellati – detiene una partecipazione in Ata pari all’85 per cento del capitale sociale. Pur dovendo per legge esercitare il controllo analogo su Ata, il Comune pare, al contrario, in alcuni casi, essere in una condizione di subordinazione, come già evidenziato dalla relazione degli ispettori del ministero dell’economia e dalla corte dei conti”.

“Appare evidente che sia doveroso, nei confronti dei cittadini che pagano tasse sempre più alte per servizi di raccolta rifiuti e spazzamento decisamente scadenti, fare immediatamente chiarezza sull’operato della società Ata, anche a tutela dei principi di imparzialità, buon andamento e leale collaborazione. Pur riconoscendo la specificità del regime in house providing in cui opera la società Ata, i vertici societari hanno l’obbligo di agire nell’interesse della società e tutelarla da potenziali danni derivanti da operazioni economicamente non sostenibili, tali da recare pregiudizio all’attività della società stessa”.

“La società si è espansa a dismisura, sia come potenziali servizi da offrire, sia a livello territoriale, inglobando sempre più Comuni nella compagine societaria, espandendosi fino alla provincia di Imperia. L’eccessiva quantità di soci cui Ata offre i suoi servizi rende difficilmente controllabile da parte del Comune quanto effettivamente previsto dal contratto di servizio, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo di mezzi e personale. Alcuni sindacati da parecchi mesi lamentano un metodo errato di organizzazione del lavoro e poca chiarezza nelle procedure di rispetto dei contratti collettivi nazionali e nell’utilizzo di mezzi e beni strumentali di Ata, con particolare attenzione al loro utilizzo in relazione all’espansione territoriale della società”.

Da qui la mozione che impegna il sindaco, la giunta ed il consiglio comunale “a formulare al consiglio di amministrazione di Ata indicazioni tese ad avviare un’accurata verifica interna relativamente all’identificazione delle cause e dei responsabili della grave situazione debitoria ed in particolare in relazione allo squilibrio negativo di numerosi cantieri e ad intraprendere gli opportuni provvedimenti anche mediante eventuali azione di responsabilità nei confronti di soggetti che abbiano eventualmente agito in qualità di amministratori di fatto”.

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