Critiche

Sanità, Pongiglione: “Odg regionale su ospedali del ponente ci preoccupa e ci indigna, chi pensa al San Paolo?”

Secondo la consigliera comunale di Savona "salvaguardare le strutture di primo livello non significa realizzare le strutture mancanti"

daniela pongiglione

Savona. “Siamo preoccupati e indignati per la delibera del Consiglio regionale sugli Ospedali del Ponente. Ed aspettiamo dal sindaco e dalla giunta di Savona una presa di posizione a difesa della città”. Così Daniela Pongiglione, consigliere comunale di “Noi per Savona”, commenta l’ordine del giorno con cui in Regione le forze politiche all’unanimità si sono impegnate a mantenere il Dea di II livello a Santa Corona e ad avviare un processo di integrazione tra questo e l’ospedale di Albenga.

Pongiglione è critica: “Non entriamo nel merito del DEA di secondo livello al Santa Corona, anche se i numeri che giustificherebbero tale scelta indicati dal consigliere Vaccarezza sembrano poco realistici (‘milioni e milioni di turisti’, ‘550.000 abitanti nel Ponente’). Rileviamo invece che il documento recita: ‘Il mantenimento del DEA di 2° livello del Santa Corona si deve realizzare salvaguardando le strutture di emergenza di primo livello dell’ASL 1 Imperiese e ASL 2 Savonese’. Questa dichiarazione non ci conforta assolutamente, perché ‘salvaguardare’ non significa ‘realizzare’ le strutture ancora mancanti al San Paolo quali Centro Ictus, Radiologia interventistica, Chirurgia vascolare che garantirebbero ai savonesi un trattamento sanitario pari a quello degli altri cittadini liguri e che consentirebbero ai medici dell’Ospedale San Paolo di proseguire la loro attività di altissimo livello”.

“Il documento è stato votato all’unanimità – fa notare Pongiglione – Ciò significa che nessun consigliere regionale si è posto il problema del nostro ospedale e dei problemi sanitari dei savonesi. E questo significa anche che la base elettorale dei consiglieri savonesi non ha comunicato la propria preoccupazione sul San Paolo, oppure non è stata ascoltata”.

“A questo momento non hanno ancora fatto sentire la loro voce i sindaci del nostro territorio – denuncia Pongiglione – neppure quelli che avevano votato in consiglio comunale la richiesta di rafforzare il San Paolo mediante la realizzazione delle strutture mancanti”. Da qui la richiesta a Ilaria Caprioglio e alla sua amministrazione di una presa di posizione “chiara e forte, a difesa della città”.

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