Finale Ligure. Il signora Clara Nanfaro, disabile, era stata protagonista di una forte protesta contro il Comune di Finale Ligure per la mancanza di un posto auto riservato ai diversamente abili nella frazione di Gorra, vicino alla sua abitazione: una lunga battaglia quella della signora finalese di 54 anni che aveva a suo tempo sollevato il caso anche in un incontro con il Prefetto.
Ora Clara, vittima di una malattia genetica degenerativa, disabile all’80%, è su una sedia a rotelle e lunedì prossimo, alle ore 9:00, guiderà una protesta dei disabili sulle numerose barriere architettoniche presenti a Finale Ligure e che rendono difficile ogni forma di movimento per quanti sono costretti su una carrozzina.
La donna non è ancora riuscita ad ottenere un parcheggio riservato sotto casa, secondo il Comune non ne ha diritto, tuttavia è ancora pronta a dare battaglia per ottenere interventi e migliorie sul fronte delle barriere architettoniche che spesso ostacolano la vita alle persone su una sedia a rotelle.
“Chiederò al sindaco di fare un giro in carrozzina con me a Finale Ligure e poi vediamo se finalmente mi darà ascolto…Ho già parlato con il nostro primo cittadino e lui sa il problema, ma pare non voglia fare nulla, lui e questa amministrazione comunale: da qui è nata l’idea di una protesta davanti al Comune, alla quale spero possano partecipare altre persone nelle mie condizioni e che capiscono direttamente come ci si trova a vivere a Finale su una sedia a rotelle” dice la signora Clara.
“Buche sulle strade (alcune riparate misteriosamente dopo un mio primo post su Facebook che annunciava la protesta), mancanza di rampe di accesso, tanto al Comune quanto ai negozi o in altri edifici pubblici, senza contare la difficoltà di accedere alle spiagge e varchi inaccessibili. Manca sensibilità e attenzione per le persone disabili e costrette su una sedia a rotelle: si spendono tanti soldi pubblici in varie cose, interventi o altro, ma per noi? Sempre niente? Ora ci dovranno ascoltare e personalmente andrò avanti con le mie battaglie, fino alla fine”.
“Dalla vicenda del parcheggio a Gorra, durata molti mesi, mi hanno sempre trattata male, con disprezzo, ma sono convinta della mia dignità di persona che vuole vivere, vivere al meglio possibile, dei miei diritti e della mia forza di andare avanti. Vi aspetto lunedì!” conclude la signora Clara.