Boissano. L’emergenza profughi infiamma la campagna elettorale a Boissano e la prova si è avuta ieri sera nel corso dell’incontro pubblico che si è svolto presso la sala consiliare, dove il sindaco Rita Olivari ha spiegato la situazione in vista dell’arrivo di un gruppo di migranti nel piccolo comune dell’entroterra savonese.
Il sindaco Olivari, in una sala affollata, ha sottolineato come il Comune non possa opporsi a questa operazione che è stata portata avanti da un privato cittadino in accordo con la Prefettura di Savona nell’ambito delle procedure di accoglienza dei profughi e sulla base di disponibilità di abitazioni private.
L’amministrazione comunale ha comunque richiesto che venissero rispettati alcuni paletti riguardo all’arrivo dei profughi, come ha spiegato lo stesso sindaco Rita Olivari nel corso dell’incontro: “Parecchi mesi fa un privato aveva comunicato la disponibilità della sua casa data alla Prefettura con la possibilità di una gestione affidata ad una cooperativa. Successivamente il primo alloggio indicato non era più disponibile, così il privato ha dato disponibilità per una seconda abitazione, con la Prefettura che ha dato via libera solo la settimana scorsa”.
“La Prefettura voleva attendere di fornire la comunicazione ufficiale al Comune dopo le elezioni comunali del prossimo 11 giugno, come è stato detto anche nel dibattito: solo dopo una mia telefonata al vice prefetto ho avuto conferma dell’arrivo dei profughi – ha aggiunto il sindaco. A suo tempo il Comune aveva comunque già dato alcune indicazioni in merito alla possibilità di ospitare migranti sul territorio comunale: il numero deve essere proporzionale rispetto al tipo di abitazione, avevo fatto richiesta che i migranti fossero della stessa etnia e che fossero in Italia da parecchio tempo, quindi a posto dal punto di vista sanitario, oltre alla loro adesione in merito a possibili lavori socialmente utili da svolgere per il Comune”.
Nonostante le parole del primo cittadino boissanese non sono mancati i momenti di tensione con i boissanesi presenti in sala (per la buona parte abitanti nella zona in cui dovrebbero arrivare i richiedenti asilo) che hanno esposto al primo cittadino e al comandante della polizia municipale Antonio Mattiauda i loro dubbi, timori e perplessità circa l’operazione. Che, secondo qualcuno, sarebbe iniziata mesi fa, come testimonierebbero i “lavori di ristrutturazione effettuati all’interno dell’alloggio dalla cooperativa che gestirà l’accoglienza” e anche “le voci che circolano da mesi in zona e che già ai tempi davano per certo l’arrivo dei profughi”.
Alcuni dei presenti hanno chiesto se l’amministrazione abbia intenzione di utilizzare gli stranieri per lavori socialmente utili a servizio della comunità, ipotesi già confermata dal sindaco, mentre altri hanno voluto conoscere nel dettaglio l’iter che ha portato alla situazione attuale. Ma a preoccupare i boissanesi sono anche le possibili conseguenze dal punto di vista dell’ordine pubblico e l’eventuale “deprezzamento delle proprietà immobiliari” a causa della presenza (temporanea) degli stranieri.
Alla serata erano presenti anche alcuni dei membri della lista Devincenzi, che pur prendendo atto della impossibilità del Comune di opporsi all’operazione, hanno contestato nuovamente la tardiva comunicazione alla cittadinanza da parte del sindaco Olivari.
Ma tramite i microfoni di IVG.it il sindaco ha respinto al mittente ogni accusa: “Non è vero che è stata fatta una comunicazione tardiva alla cittadinanza, in quanto, come detto, la comunicazione ufficiale l’ho ricevuta due giorni fa solo dopo un chiarimento con la Prefettura. Un conto sono le chiacchiere da bar e le polemiche solo per fini elettorali, un conto è fare amministrazione e operare con le istituzioni preposte” conclude il primo cittadino.