Pietra Ligure. Una miriade di lanterne luminose in ascensione verso le stelle e verso il cielo, lassù dove ora si trova il loro piccolo angelo. Così, a due mesi di distanza dalla tragedia, gli amici ed i famigliari hanno deciso di ricordare Janira D’Amato, la 19enne che lo scorso 8 aprile è stata uccisa a Pietra Ligure dall’ex fidanzato Alessio Alamia.
Dopo il lancio di palloncini avvenuto l’8 maggio (un mese dopo la drammatica morte della giovane) in piazza Vittorio Emanuele II a Finale Ligure, ieri sera i tantissimi che conoscevano e volevano bene alla giovane si sono ritrovati nella spiaggia di fronte all’Hotel Punta Est per un condividere insieme un altro momento di vicinanza e cordoglio in ricordo della 19enne finalese.
A due mesi da quella drammatica notte in cui la vita di Janira è stata spezzata prima del tempo e in cui le loro stesse vite sono cambiate per sempre, i genitori ed i fratelli della ragazza vogliono dedicare un pensiero ed un ringraziamento a quanti sono stati loro accanto in queste settimane estremamente difficili e dolorose.
Trascorso ormai più di un mese dalla gravissima perdita di Janira, che ha colpito la nostra famiglia così all’improvviso e in maniera tanto tragica, desideriamo, tutti insieme, rompere il silenzio che per lutto, rispetto e riserbo abbiamo mantenuto in questo periodo.
Lo facciamo in questo modo diretto e semplice anche per dare un segno e un riconoscimento a tutte le persone, e sono veramente tante, che ci sono state (e ancora oggi ci sono) vicine.
Desideriamo in primis ringraziare tutti gli operatori che si sono adoperati per Janira e per noi, fin da subito, senza indugio, senza ritardi e con la massima professionalità.
Ci riferiamo ai Carabinieri della Stazione di Borgio Verezzi, ai Vigili del Fuoco del Comando di Savona, Distaccamento di Finale Ligure, ai Volontari della Pubblica Assistenza, che sono intervenuti quella sera.
Ancora, in particolare, ci rivolgiamo alla Croce Verde di Finalborgo, ove Janira era volontaria, che ci ha messo a disposizione lo spazio per predisporre la Camera Ardente, consentendo a migliaia di persone di portarle l’ultimo saluto, fornendoci ristoro e letti per la veglia.
Un sentito ringraziamento a tutte le persone che hanno partecipato al nostro dolore, alla fiaccolata e al funerale, in modo educato, composto e rispettoso: a loro tutti va il nostro pensiero, così come alla Consulta del Volontariato del Comune di Finale Ligure, all’Associazione Artemisia Gentileschi e al Finale FBC.
La memoria di Janira, ora lo sappiamo bene, non verrà mai meno.Al nostro amico, avvocato Simone Mariani, abbiamo affidato l’incarico di assisterci per fornire la massima collaborazione agli inquirenti e al nucleo investigativo, verso i quali nutriamo una profonda fiducia.
Sentitamente
Rossano, Tiziana, Kevin e Didier D’Amato”
Nel frattempo, le indagini sull’omicidio di Janira D’Amato proseguono. Gli inquirenti hanno posto sotto sequestro i telefonini ed i computer della giovane e del suo ex fidanzato. L’obiettivo è ricostruire cosa sia successo nelle giornate che hanno preceduto il terribile delitto. In particolare il pm ha disposto una serie di verifiche sui tabulati telefonici, sui contenuti del cellulare, ma anche su email e altri dati contenuti nei computer per fare luce in maniera più dettagliata possibile sullo stato della relazione sentimentale che esisteva tra Janira ed Alessio. Il quale, al momento, resta in carcere. [tag name= ‘omicidio janira’]
Alamia deve rispondere di omicidio volontario premeditato per aver brutalmente aggredito l’ex fidanzata nel suo appartamento in piazzetta Morelli a Pietra Ligure.
La vittima è stata uccisa con una lama lunga circa 12 centimetri, colpita con fendenti al collo (dove ha sferrato i colpi fatali), sulle spalle, al viso, ma anche alla testa. Il medico legale ha accertato che Alessio Alamia ha colpito con una violenza inaudita Janira che ha tentato in ogni modo di difendersi dalle coltellate, ma senza riuscirci.