Lo zibaldone

L’arte savonese delle ceramiche: dalla terracotta al Futurismo passando dall’Antico Savona

Lo Zibaldone è la rubrica di curiosità di IVG: ogni mercoledì storia, cultura, aneddoti, riflessioni e scoperte della nostra provincia

Zibaldone 7 giugno 2017

Lo Zibaldone è la rubrica di IVG su storie, racconti, aneddoti e scorci culturali della nostra provincia, curata da Sara Sacco.
Storie… storie… quante storie da raccontare: alcune si scoprono casualmente, altre affiorano prepotenti durante appassionanti ricerche, e poi aneddoti, ispirazioni, pensieri e parole…

Non tutti sanno che…

La XIIa edizione del Festival Internazionale della Maiolica inaugurata lo scorso 19 maggio e gli eventi e le manifestazioni che si svolgeranno a Savona e nelle Albisole fino a settembre 2017, mi offrono l’occasione per parlare di ceramica.

L’arte ligure della ceramica, ovvero l’arte della produzione della terracotta decorata e della maiolica che si sviluppa a Savona già nella seconda metà del XII secolo, sperimenta a partire dal 1475 la propria fioritura anche ad Albisola e a Genova: raggiunge quindi il suo apice tra il Cinquecento ed il Seicento quanto i manufatti artistici vengono esportati dalle città liguri verso le corti europee e nelle Americhe.

Influenzata dalla bellezza degli oggetti di produzione araba e moresca prima, in seguito cinese, che raggiungevano i porti liguri via mare grazie ai fiorenti commerci, la ceramica ligure sviluppa l’arte della lavorazione dell’argilla con un proprio stile originale introducendo sia motivi orientaleggianti (animali, insetti, piante) che occidentali (soggetti religiosi, mitologici e letterari, la figura umana).
Non si producono solo piatti e vasellame di alta qualità: famosi sono i “laggioni”, ovvero le piastrelle di maiolica dipinte secondo l’arte moresca e portoghese degli “azulejos” che adornavano i pavimenti e le pareti dei palazzi nobiliari.
Era un’epoca in cui si diceva che la maiolica fosse diventata più preziosa dell’oro tanto che, per soddisfare le crescenti necessità delle botteghe d’arte di Albisola, i mulini di Ellera non macinavano grano ma… pietre!

E’ Giovanni Antonio Guidobono a introdurre nel Seicento la tecnica della decorazione detta “Antico Savona” o “Bianco Blu” ovvero il chiaroscuro blu monocromo.
La produzione del Settecento subirà le influenze decorative dell’arte ceramica francese e olandese con la ceramica smaltata marrone e decorata con macchie nere, “à taches noires”.
L’arte di Albisola rinasce nel Novecento con l’Art Deco e negli anni Trenta con il Secondo Futurismo di Tullio d’Albisola, personaggio già accennato in alcuni articoli precedenti e che meriterà un approfondimento dedicato.

Non tutti sanno che… parliamo genericamente di “ceramica”, in realtà possiamo distinguere varie tipologie secondo il materiale e la cottura impiegata: la ceramica compatta, quali gres e porcellana, ovvero materiale impermeabile e resistente al freddo e la ceramica porosa, quali terracotta e maiolica, ovvero materiale più morbido e assorbente.

Non tutti sanno che… il termine Maiolica (ovvero la tecnica della terracotta porosa, poi smaltata e decorata) deriverebbe dall’isola di Maiorca, l’isola delle Baleari, conosciuto in età medievale come fiorente centro di produzione e commercio della maiolica.

Non tutti sanno che… ad Albissola, Casa Mazzotti, l’attuale sede delle Ceramiche Mazzotti, è la casa-laboratorio-negozio, costruita nel 1934 sul progetto dell’architetto e pittore futurista di origine bulgara Nikolaj Diulgheroff e rappresenta l’unico esempio di abitazione privata futurista ancora intatto: vedasi lo stile dinamico nell’uso delle ringhiere metalliche, dei volumi geometrici tondi e lineari, dei colori e delle ampie finestre.

Lo Zibaldone è la rubrica settimanale di IVG su storia e cultura savonese, in uscita ogni mercoledì: clicca qui per leggere tutti gli articoli

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