Prevenzione

Incendi boschivi, approvata all’unanimità in Regione mozione Rete a Sinistra su pulizia e rimpiantamento

Pastorino: "Progetto di welfare sociale per giovani e disoccupati"

incendio bosco

Regione. Nell’ambito delle misure a sostegno dei Vigili del Fuoco, ieri il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità la mozione di Rete a Sinistra che impegna la Giunta a programmare e coordinare un piano straordinario di pulizia e rimpiantamento attivo nei boschi demaniali. Nel corso della discussione in aula l’assessore all’agricoltura Stefano Mai ha reso noto che allo scopo saranno attivati fondi specifici del PSR.

“Un grande progetto di welfare sociale e ambientale a tutela del patrimonio boschivo ligure, pensato anche per offrire opportunità a giovani senza lavoro, lavoratori socialmente utili e cassintegrati, persone disoccupate cui mancano pochi contributi per la pensione”, lo ha definito il consigliere regionale Gianni Pastorino.

Soddisfazione da parte di Pastorino, che aveva presentato la proposta nel gennaio scorso. “Un risultato significativo su una proposta lungimirante che ha trovato unanime consenso: l’emergenza incendi boschivi deve essere affrontata in maniera sistematica e coordinata – dichiara Pastorino – Per prima cosa vanno risolte le carenze di organico, mezzi e formazione sofferte dal corpo dei Vigili del Fuoco. In questo senso auspichiamo che la nuova convenzione, ratificata il 15 giugno, dia risultati concreti. Ma siamo convinti che la Regione abbia tutti gli strumenti per promuovere azioni complementari, altrettanto necessarie, come quella indicata dalla nostra mozione”.

“Le perizie di gennaio evidenziavano un forte degrado dei boschi liguri – critica Pastorino – l’incuria e l’abbandono delle attività umane rappresentano la miccia che innesca incendi disastrosi. La stessa mancanza di tracciatura e pulizia dei sentieri, che costituiscono barriere tagliafuoco naturali, sono fattori acceleranti. E alla fine il territorio esce devastato, nonostante lo straordinario impegno dei vigili del fuoco e dei volontari dell’AIB. La politica deve compiere un deciso passo avanti: se vuole evitare disgrazie peggiori in futuro, deve pensare subito alla “ricostruzione” del patrimonio boschivo ligure”.

“Abbiamo messo in campo una grande proposta, grazie alla quale la Liguria potrebbe diventare un caso nazionale: pulire per diminuire il rischio-incendi, rimboschire per disinnescare gli effetti delle bombe d’acqua, considerato che i terreni devastati dagli incendi, senza alberi, diventano più instabili e quindi ancor più suscettibili al dissesto idrogeologico. Ancora meglio se tutto questo può generare opportunità di lavoro per chi oggi ne ha bisogno”, conclude il consigliere.

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