Dalla regione

Stato di grave pericolosità incendi per Savona, Genova e Imperia

Lo ha decretato l'amministrazione Toti ad esclusione della provincia di La Spezia

Incendi boschivi a Davagna e Bogliasco

Savona. È stato appena decretato dalla Regione Liguria lo stato di grave pericolosità di incendio boschivo in tre delle quattro province della Liguria: Savona, Imperia e Genova. Avrà effetto dalla mezzanotte di oggi, a causa della particolare secchezza del terreno e della vegetazione e delle condizioni climatiche che tendono a favorire l’insorgere di incendi.

La Regione, che ha preso la decisione sulla base delle indicazioni arrivate dalla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco, per evitare l’innesco di focolai dovuti all’intervento dell’uomo, raccomanda a tutti la massima attenzione. “Se vedete un fumo sospetto non esitate a contattare il numero regionale antincendio 800 80 70 47 oppure il 112”.

Al momento è stata esclusa dal provvedimento la provincia di La Spezia. In sostanza, secondo le direttive della Regione, è vietato accendere qualsiasi forma di fuoco pena multe salatissime. Durante il periodo di grave pericolosità in tutti i boschi e in prossimità dei boschi nella quale possa esservi pericolo di incendio è vietato accendere fuochi, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare motori, fornelli o inceneritori che producano faville o brace, fumare o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo di incendio.

A questo punto si attiva un potenziamento del sistema di contrasto degli incendi boschivi che riguarda, sia le squadre dei vigili del fuoco, sia dei volontari sulle tre province interessate, pronti a intervenire. E si raccomanda di seguire 10 semplici regole che servono per non mandare in fumo il patrimonio boschivo che ricopre oltre il 70% del territorio ligure.

Un primo provvedimento dello stesso tenore era stato firmato a gennaio quando sia la provincia di Savona sia quella di Imperia erano stati duramente colpiti dall’emergenza roghi che aveva costretto la Regione a chiedere l’intervento, più volte, dei mezzi aerei.

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