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Da Finale a Varazze in mezz’ora, da Cuneo a Savona in un’ora: a Palazzo Nervi i progetti per potenziare la mobilità fotogallery

Venerdì 30 giugno presso la sala consiglio di Palazzo Nervi si terrà un convegno sul tema

Savona. Da Finale a Varazze in mezz’ora, da Cuneo a Savona in un’ora e cinque minuti. Il tutto tramite il potenziamento del trasporto su rotaia e la conseguente riduzione di quello su gomma. E’ questo l’argomento del convegno “Proposte per un nuovo modello di mobilità delle persone e delle merci teso a risolvere i gravi problemi del territorio savonese e delle zone limitrofe – Mobilità a Savona e Provincia” in programma venerdì 30 giugno presso la sala consiglio di Palazzo Nervi. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Savona in collaborazione con l’Associazione “Noi per Savona” e il patrocinio della Provincia di Savona.

I contenuti del convegno sono stati anticipati in un incontro con la stampa tenutosi questa mattina alla presenza del presidente della Provincia di Savona, Monica Giuliano, del vice sindaco di Savona, Massimo Arecco, del consigliere comunale di “Noi per Savona – Verdi”, Daniela Pongiglione, e di Giorgio Ajassa.

Il convegno sulla mobilità urbana e i collegamenti tra il capoluogo ed i comuni limitrofi vuole estendere lo studio alle infrastrutture ferroviarie con la Valbormida e il Piemonte. Infrastrutture che ad oggi risultano sottoutilizzate nella programmazione e negli investimenti e che non risolvono, se non in piccola parte, i problemi di traffico e di inquinamento. Un evento che ha tra i suoi obiettivi il raggiungimento di risultati concreti, in sinergia con le amministrazioni locali, per trovare soluzioni finalizzate ad ottimizzare il buon funzionamento della mobilità urbana con positive ricadute sullo sviluppo del territorio.

“Come Provincia – ha spiegato Monica Guliano – stiamo cercando di rilanciare un sistema produttivo-industriale che si andrà a definire nei prossimi cinque o sei anni. Questo assetto non può non tenere conto di quello strutturale legato alla viabilità su ferro e su gomma. Accanto ad un nuovo processo di rilancio produttivo importante ci deve essere dunque attenzione nel valutare quali possono essere le potenzialità e le necessità di un sistema viario che possa garantire una maggiore attenzione al trasporto su rotaia. Rispetto agli assetti attuali, la mobilità su gomma risulta ancora preponderante. Dal nostro punto di vista è importante è sollecitare le istituzioni affinché si possano raccogliere le istanze che arrivano da soggetti che hanno sviluppato analisi puntuali. E’ giusto dare loro attenzione e farle proprie attraverso Comuni, Regione e parlamentari che hanno il compito di portare le proposte del territorio al governo centrale”.

A Palazzo Nervi i progetti per potenziare la mobilità

“Quello della viabilità è un argomento che riguarda tutti, non soltanto un gruppo politico. E’ una questione trasversale che tocca tutti i cittadini delle riviere, della Valbormida e del basso Piemonte – ha detto Pongiglione – La questione si trascina da molto anni in cui gli investimenti sul settore del ferro sono sempre stati trascurati. Noi chiediamo a tutti i sindaci di fare, con una azione trasversale, pressioni congiunte su Regione, Ferrovie e ministero perché vengano destinati investimenti anche alla nostra zona. In questo modo verrebbe rivoluzionato l’attuale sistema di trasporti”.

“Con un treno urbano Cairo-Savona e un altro Varazze-Finale, una riduzione netta dei tempi di percorrenza e una velocità maggiore miglioreremmo la vita di pendolari e turisti e avremmo ricadute positive in termini economici. Abbiamo una mancanza di investimenti tra troppi anni”, ha notato Pongiglione.

“In questo settore c’è stata poca attenzione – ha sottolineato Ajassa – Le infrastrutture attualmente presente sul nostro territorio sono tutte a binario semplice, una cosa che nel 2017 è inaccettabile. Noi proponiamo che questo enorme traffico che si riversa sulla città sulla e provincia venga in parte risolto con investimenti nemmeno troppo gravosi. Ad esempio: quando nel 1920 è stata costruita la San Giuseppe-Savona dalla parte di Altare, i progettisti avevano già preventivato di realizzare un secondo binario. Per motivi diversi, invece, c’è ancora un binario solo. Noi chiediamo un investimento per la realizzazione del secondo binario. In questo modo potremo creare un servizio navetta colleghi Cairo a Savona e permetta di ridurre della metà il tempo di percorrenza. Ciò avviene già in tante altre città”.

Ad esempio a Genova: “Le vallate alle spalle della città sono collegate con il centro con 27 navette in andata e altrettante in ritorno che sostituiscono il trasporto su auto. Se questo servizio ci fosse anche a Savona, potremmo raggiungere la città dalla Valbormida in mezz’ora anziché nell’ora attuale. Un problema simile riguarda la tratta tra Varazze e Finale Ligure. Arrivare a Savona da Ponente in auto richiede ora mezz’ora. La nostra proposta permetterà di collegare Savona e Finale e Savona e Varazze in 15 minuti. Questo permetterà di ridurre il numero di auto in circolazione e di riorganizzare i servizi bus creando collegamenti più razionali tra le vallate”.

L’esempio sono, ancora una volta, anche le regioni vicine: “In Piemonte sono state fatte cose meravigliose. La Torino-Alba era una linea dimenticata: è stata elettrificata e sono state rifatte le stazioni”.

La proposta al centro del convegno permetterà di “risolvere una volta per tutte i problemi di traffico sulla Torino-Savona, che è una linea molto importante per il movimento delle merci ed anche e soprattutto dei viaggiatori. E’ impossibile che un cono di bottiglia vasto come quello da San Giuseppe a Cava crei disservizi così importanti. Oggi prendere il treno è impossibile”.

A Palazzo Nervi i progetti per potenziare la mobilità

A finanziare il progetto saranno le Ferrovie, che “nei prossimi dieci anni vogliono investire 94 miliardi. Tante linee sono in corso di riattivazione: la Pistoia-Lucca, sta per essere raddoppiata; la Aosta-Ivrea sta per essere elettrificata; la dorsale adriatica sta per essere potenziata. I soldi ci sono e vanno chiesti. Il sindaco di Cuneo è d’accordo con noi e spinge affinché fino a Mondovì venga elettrificato il binario inutilizzato. In questo modo da Cuneo a Savona il servizio viaggiatori e merci avrebbe tempi di percorrenza pari non più a due ore e 18 minuti ma un’ora e 5 minuti. Questo territorio sta subendo da troppi anni. E’ il momento di tirare fuori le unghie”.

Una generale rivisitazione dell’attuale mobilità è un progetto al quale sta lavorando anche l’amministrazione comunale di Savona del sindaco Ilaria Caprioglio, come conferma il suo vice Massimo Arecco: “Da mesi stiamo studiando la riqualificazione urbana, viabilistica e dei parcheggi dell’intera città. Specie in vista delle grandi trasformazioni che la città subirà con l’apertura dell’Aurelia Bis. Puntiamo alla realizzazione di parcheggi di cintura che consentiranno, in un certo periodo di tempo, di prevedere, organizzare e progettare, l’eventuale pedonalizzazione di parti importanti della città”.

Per Arecco il convegno è importante perché “il Comune crede fortemente nel trasporto pubblico, nel fatto che le auto debbano essere usate in maniera intelligente da parte dei cittadini perché hanno un costo notevole ed un’incidente ambientale fortissima. Il trasporto pubblico deve diventare, così come succede in tutta Europa, un elemento fondante della mobilità. Quindi dovremo lavorare creando zone pedonali, una città a misura di pedone e cittadino, e allo stesso tempo realizzare quelle infrastrutture che ad oggi non sono mai state realizzate. Io dico per carenza della parte politica che in questi decenni non ha avuto la forza di far sentire nelle sedi opportune il proprio peso. Adesso c’è la possibilità di fare asse con la Regione, con la Provincia e con i Comuni del territorio ed i Comuni e la Regione del Piemonte. Se riusciamo a fare questo asse potremo potenziare enormemente le infrastrutture e avere un beneficio economico fortissimo per le attività produttive, per la mobilità dei cittadini e per il turismo”.

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