Preoccupazioni

Emergenza incendi boschivi, Verdi Savonesi: “Poche risorse, vigili del fuoco preoccupati”

"La provincia di Savona ha il 64% della sua superficie occupata dai boschi"

Incendio boschivo alle spalle di Porto Vado

Savona. “Quest’anno, per la seconda volta, è scattato l’allerta della Regione Liguria per incendi boschivi ed è fondamentale il coordinamento tra tutte le forze incaricate alla prevenzione e allo spegnimento degli incendi: vigili del fuoco, carabinieri forestali, volontari Aib (1800 con 200 squadre operative in tutta la Regione)”. Inizia così la riflessione del portavoce dei Verdi Savonesi Gabriello Castellazzi sull’emergenza scattata nella nostra regione.

“La situazione è veramente critica perché dallo scorso 1 gennaio ad oggi in Liguria sono già migliaia gli ettari di bosco andati in fumo e il sindacato CONFSAL VVFF (Sindacato Nazionale Autonomo dei Vigili del Fuoco) ha per questo espresso forti preoccupazioni. In seguito all’accorpamento-fusione del Corpo Forestale con l’Arma dei Carabinieri le competenze per lo spegnimento degli incendi boschivi è passata interamente ai Vigili del Fuoco, ma questi hanno espresso poche settimane fa forti preoccupazioni per dover sopperire a tutti i gravosi compiti, prima attribuiti alla Guardia Forestale ed oggi a loro assegnati per legge senza un adeguato potenziamento di risorse” osserva Castellazzi.

“Il Sindacato dei Vigili del Fuoco ha dichiarato poche settimane fa: ‘Dal 1° gennaio 2017 ci siamo trovati una competenza in più. Prima si interveniva su incendi boschivi solo in presenza di case, adesso dobbiamo intervenire su tutta l’area boschiva, anche senza abitazioni, ma senza aumento di organico’. Mancano le risorse necessarie e ‘i pompieri possono aver difficoltà nel garantire soccorso se si dovessero verificare più criticità’.
Nei giorni scorsi la Giunta Regionale ligure ha deliberato un contributo per il Corpo dei Vigili del Fuoco secondo modalità previste da una convenzione che regola lo svolgimento delle attività connesse agli incendi boschivi e a tutte le funzioni di protezione civile. La somma stanziata è di 2.400.000 Euro, ma distribuiti su tre anni (750.000 nel 2017, 800.000 nel 2018 e 850.000 nel 2019). Una somma insufficiente, decisamente ridotta rispetto agli stanziamenti di altre regioni se si tiene conto che la Regione Liguria ha una superficie boscata tra le più vaste del territorio nazionale, in particolare la provincia di Savona ha il 64% della sua superficie occupata dai boschi (la media nazionale è del 29%) e il dissesto idrogeologico, come tutti sano, è molto preoccupante. Già nello scorso anno la Regione doveva far affiggere in tutti i Comuni, in posizione ben visibile, una serie di manifesti per sensibilizzare in modo capillare tutta la popolazione. Forse ci siamo distratti ma questi manifesti nel savonese non si sono visti” aggiunge il portavoce dei Verdi.

“Data la situazione che si sta creando, con la stagione che si preannuncia caldissima e secca, è necessario invitare tutti i Comuni a far stampare e affiggere avvisi nelle zone più a rischio, indicando in modo chiaro le norme di un comportamento corretto (non accendere fuochi o motori a scoppio in prossimità dei boschi, ecc.) e anche le sanzioni:
chi cagiona l’ incendio in un bosco viene condannato alla reclusione da quattro a dieci anni; se l’incendio è causato per colpa (ad es. quando si dice che il fuoco è ‘inavvertitamente sfuggito al controllo’ oppure ‘è scappato’), la reclusione è da uno a cinque anni. Dovrebbe essere ben chiaro a tutti che l’incendio boschivo può provocare tragedie umane, danni ambientali gravissimi(oltre alla distruzione del patrimonio vegetale il fuoco fa anche strage di animali, indebolisce i versanti con conseguenti frane e dissesto idrogeologico), ha ricadute negative sul turismo e su tutte le attività economiche” conclude Gabriello Castellazzi.

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