Provincia. Sono passate poche ore dall’attentato che ha nuovamente scosso Londra e il mondo intero: il bilancio, attualmente, è di 7 morti e 21 feriti critici accertati. La Farnesina per il momento ha escluso la presenza di italiani coinvolti nell’ennesimo attentato terroristico nel cuore della City. Ieri sera, durante l’attacco, moltissime persone affollavano le vie centrali di Londra: tra queste vi era Veronica Ardimento, 28 anni, originaria di Varazze.
Al momento dell’attentato la ragazza si trovava molto vicino ai luoghi dell’attacco terroristico. IVG.it ha raccolto la sua incredibile testimonianza: “Ieri sera durante l’attentato mi trovavo con un gruppo di amici a poca distanza, ad Embankment – precisa – e camminavamo per raggiungere una festa di compleanno. Tra una risata e l’altra di un classico sabato sera, è arrivata la notizia del primo attentato”.
Mentre Veronica e i suoi amici passeggiavano per raggiungere la festa, un gruppo di terroristi investiva con un van alcuni passanti e, in un secondo tempo, li aggrediva con dei coltelli. Nonostante l’incredibile escalation di attacchi terroristici degli ultimi mesi, la notizia, agli occhi dei ragazzi, sembrava surreale: “Con i miei amici quasi non ci potevamo credere, addirittura c’era chi sdrammatizzava – racconta Veronica – forse poco curanti della situazione, abbiamo continuato a camminare proprio in direzione London Bridge, quando ad un certo punto ho notato il London Eye (la ruota panoramica) di colore rosso e le sirene hanno iniziato a risuonare in lontananza. La gente intorno a noi ha cominciato ad agitarsi e la situazione è diventata spaventosa quando un gruppo di agenti di polizia ci ha pregato di allontanarci dal luogo e di andare verso casa. E’ stato il momento esatto in cui i cellulari hanno iniziato a suonare ed è arrivata la notizia: un altro attentato”.

Londra è una città piena di vita, inoltre, sabato scorso molte persone erano all’interno dei locali ad assistere alla finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. La notizia del nuovo attentato si è sparsa in fretta e Londra è ripiombata di nuovo nel buio: “Mi sono sentita stranita, tutto intorno a noi si è svuotato, nello strano silenzio che si è creato riecheggiavano solo le voci allarmate dei poliziotti – ci racconta Veronica – per la prima volta, nella mia città, mi sono sentita veramente in allarme ma soprattutto inerme. Sai, Londra è una città che ti da la sensazione di poter fare tutto quello che vuoi, qua ti senti libero. Ma non ieri sera, perché la paura è stata tangibile in strada, ad ogni sirena l’attenzione e l’ansia salivano”.
Nonostante la Brexit, la capitale inglese continua ad esercitare un grosso fascino su tanti giovani provenienti da tutto il mondo. Veronica abita a Londra da 7 anni e, nonostante la notte di terrore, non sembra intenzionata ad andarsene: “Sono venuta a Londra per amore, lavoro in uno speciality coffee chiamato “Department of coffee and social affairs” come manager e mi occupo dell’organizzazione delle risorse umane all interno dell’azienda che ad oggi ha 12 negozi – ci spiega – credo che questo ennesimo attentato negli UK, in così poche settimane, abbia messo tutti in una condizione di angoscia, facendoci realmente sentire vulnerabili ma non potrei mai pensare di andarmene via da qua per questo, perché Londra è vita e io mi sento parte di essa e di certo non cambierò la mia quotidianità alla ricerca di una sicurezza che oggi giorno sembra non esistere più. Credo che contro il terrore infatti si possa fare solo questo, avere il coraggio di continuare ad essere quello che si è” conclude.