Savona. Pro o contro i vaccini obbligatori: anche i medici savonesi intervengono nel dibattito dopo il caso del medico albissolese radiato dall’Ordine della Lombardia per le sue forti posizioni contro le vaccinazioni obbligatorie, un dibattito ancora in corso ed esploso a seguito del decreto del ministro Lorenzin.
“Nessun medico di buon senso si può professare contrario alle vaccinazioni che rappresentano una grande passo avanti per l’umanità e la salute della persona come il cortisone e gli antibiotici. Certi medici come il sottoscritto e ritengo anche Miedico non sono contro le vaccinazioni ma considerano il vaccino un farmaco” afferma il dott. Carlo Tonarelli, medico-pediatra savonese, neonatologo e psicoterapeuta, esperto in omeopatia.
“Si può dimostrare come gli eccipienti ed adiuvanti nei singoli vaccini sono aggiornati annualmente da diversi gruppi di studio di immunologi e allergologi incaricati dal Centro nazionale americano che si trova ad Atlanta ed è conosciuto in tutto il Mondo. Il nostro sforzo, come medici, è teso a migliorare la qualità dell’offerta vaccinale chiedendo magari alle industrie produttrici la possibilità di di sostituire l’alluminio, che è utilizzato per il suo basso costo, col silicio per veicolare l’antigene e ottenere una risposta immunitaria più forte, più stabile e meno tossica” spiega ancora il medico savonese.
“Dall’altra parte suggeriamo un intervento più individualizzato sul singolo bambino: la raccolta di una anamnesi familiare, una scheda individuale che tenga conto della storia immunologica della famiglia ed eventualmente degli esami preventivi in tal senso per evitare effetti avversi anche a distanza di anni. Del resto Miedico, come medico legale, ha seguito casi di tanti pazienti danneggiati dal vaccino, che restano intorno ai 700 casi, e credo che sia rimasto colpito dalle storie di tante famiglie”.
“Quindi migliore offerta e più sicurezza per i vaccini. La vaccinazione è un atto sanitario importante che richiede spiegazioni e quindi tempo e convinzione, senza creare barriere o steccati con divisioni fra guelfi e ghibellini” conclude Tonarelli.